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Nuova Sardegna-"Alunni penalizzati"

La contestazione dei genitori di Monte Gurtei "Alunni penalizzati" I genitori de...

28/10/2004
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Nuova Sardegna

La contestazione dei genitori di Monte Gurtei
"Alunni penalizzati"


I genitori dei bambini frequentanti le classi 1aA e 1aB in seguito alla riunione tenutasi nella scuola elementare di Monte Gurtei nella quale sono stati informati della circolare che rende applicativa la riforma, come previsto dal D.L. n. 59/2004, hanno ritenuto opportuno manifestare le loro contrarietà. L'impressione ricevuta dopo la lettura delle informazioni assai imprecise sulla legge delega n. 53 del 28/03/2003 e del decreto attuativo n. 59/2004 è questa: 1) l'applicazione dlla riforma, nata all'insegna della contradditorietà, sconvolge organizzazione e metodi sperimentati rivelatisi produttivi: 2) agli insegnanti vengono disconosciute competenze e professionalità acquisite e consolidare nel tempo di cui i piccoli allievi hanno potuto fino a "ieri" usufruire: 3) il rapporto paritario fra insegnanti - tipico del sistema modulare - viene meno, rendendo dominante la presenza di un insegnante rispetto agli altri e togliendo in tal modo l'opportunità al bambino di rapportarsi e confrontarsi con più modelli; 4) i previsti corsi di "formazione specifica" per i docenti non sono stati attivati; 5) la figura dell'insegnante prevalente appare in aperto contrasto con l'applicazione del previsto Piano di Studio Personalizzato e con l'inflessibilità d'orario delle lezioni, raccomandati da questa riforma. Infatti la conseguente e inevitabile rigidità dell'orario (art. 6:...l'attività di insegnamento agli alunni non deve essere inferiore a 18 ore settimanali) non permette l'attuazione del PSP. Il bambino che sta acquisendo abilità di base (leggere, scrivere, far di conto) non può veder rispettati i propri tempi e stili di apprendimento perché l'insegnante privato delle compresenze (presenti nel "vecchio" sistema organizzativo) non può individualizzare il lavoro opportunamente graduandolo e dedicandogli, all'occorrenza, più tempo. Il nuovo sistema non propone alternative per un possibile intervento personalizzato "Finora, l'organizzazione scolastica ha per lo più visto il suo elemento costitutivo e fondante nella classe". La riforma suggerisce "invece" un'altra impostazione: considerare elemento primario e costitutivo della nuova organizzazione della scuola le persone, e nel caso specifico i singoli allievi... di fatto qui nasce la grande contraddizione perché nella realtà non viene permesso all'insegnante di lavorare col singolo alunno e con piccoli gruppi. Si propongono laboratori a classi parallele e verticali (Larsa, attività informatiche, lingue, attività espressive, progetti di intervento ambientlae e sociale) aperte, per livelli di competenza e per specificità disciplinari ma impossibili da attuare data la rigidità oraria. Fortemente preoccupati per i risvolti che la nuova organizzazione didattica potrebbe avere sulla formazione dei nostri figli, chiediamo che, nell'osservanza del D.L. n. 59/2003, in forza dell'autonomia di cui ogni singolo istituto gode, e nel rispetto della Costituzione, che vede "tutti i cittadini uguali di fronte alla legge" (art. 3), vengano salvaguardati i criteri di progressione e sperimentazione mantenendo un'organizzazione didattica flessibile basata sul contributo paritario degli insegnanti che possiedono competenze disciplinari acquisite con anni di studio, di lavoro e aggiornamento.
seguono le firme dei genitori


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