Nuoro: scuola, via segretari e bidelli
Denuncia della Cgil provinciale «Mobilitiamoci».
Di Maria Giovanna Fossati
NUORO. Come se non bastassero i pesanti tagli sul numero dei docenti, si annunciano altre drastiche riduzioni di personale nel mondo della scuola, non meno indolori delle prime: sul versante dei conti pubblici messi sul tavolo dal ministro Gelmini, nel territorio della ex provincia di Nuoro, spuntano 100 addetti in meno tra il personale Ata (dipendenti della segreteria e bidelli).
La denuncia arriva dalla segretaria della Flc Cgil provinciale Antonella Cidda che svela l’ennesimo arcano, sulla base dei dati forniti dall’Ufficio scolastico provinciale e regionale in ambito territoriale. Stavolta il bilancio è ancora più oneroso: intere strutture scolastiche rischiano la chiusura. Motivo? «Semplicemente - spiega Antonella Cidda - in alcune scuole non ci sarà nessuno che aprirà il portone e lo chiuderà alla fine delle lezioni. Né ci saranno segretari che sbrigano pratiche e bidelli che tengono puliti gli istituti. È chiaro a tutti che se le cifre verranno confermate molte scuole verranno chiuse e molte altre subiranno disagi enormi».
Non è certamente una notizia incoraggiante, dopo quella arrivata pochi giorni fa sul fronte della riduzione degli organici del personale docente: 70 maestri a rischio nella scuola primaria e un centinaio di professori nella scuola secondaria. Non si tratta di una riduzione all’osso degli addetti, ma dall’eliminazione di figure indispensabili per il funzionamento della scuola. «Altro che “bidelli più numerosi dei carabinieri”, come ha detto il ministro Gelmini - prosegue la segretaria di Flc -. La situazione degli Ata è molto preoccupante. Infatti da un totale di 1618 nel 2006, si è passati a 1312 nel 2010 con una perdita di 306 unità, pari al 18,91%. Il calo più evidente si è avuto negli ultimi due anni». La sindacalista elenca gli istituti a rischio: «Di fatto molte scuole dei nostri paesi verranno chiuse per mancanza di personale che ne assicuri il funzionamento, per esempio l’istituto comprensivo di Atzara, che presenta 11 plessi, non potrà tenerli aperti tutti perché dovrebbe avere 15 collaboratori (quest’anno sono state concesse 5 deroghe). Molte scuole rimarranno con un unico assistente amministrativo che non potrà, anche volendo, mandare avanti tutte le incombenze (vedi Lodè, Mamoiada, Orune, Posada,Torpè, Galtellì) e quando si assenteranno tutto si bloccherà».
Antonella Cidda si appella alla peculiarità territoriale del Nuorese e invita i rappresentanti delle istituzioni, delle scuole, i genitori, a riunirsi intorno a un tavolo tecnico per una seria azione di lotta. «Credo - conclude la segretaria territoriale della Flc Cgil - che dobbiamo sfruttare al meglio il tempo a nostra disposizione per avviare un piano strutturale di istruzione e formazione provinciale che eviti la chiusura della scuola nei nostri paesi, e punti all’innalzamento della qualità riducendo di conseguenza la dispersione scolastica e lo spopolamento delle zone interne».