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Milano.Tagli a scuola, «saltano» 400 maestre

Colosio: abbiamo limitato i danni e avremo maggiori risorse. I sindacati: qualità a rischio

05/04/2011
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Corriere della sera

Abbiamo garantito il tempo scuola e risorse in più, abbiamo recuperato duecento posti rispetto al punto di partenza. Con le risorse assegnate dal ministero abbiamo cercato di fare il meglio salvaguardando il più possibile la scuola primaria» , così il responsabile dell’Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Colosio, presenta i numeri di una tabellina attesa da giorni nel mondo della scuola. Sono i tagli agli organici della primaria, provincia per provincia. I posti eliminati nelle elementari della Lombardia sono 1262, non 1424 come previsto inizialmente. A Milano il taglio alla fine è di 455 posti, cioè l’organico di diritto è stato fissato a 14.080 contro una richiesta delle scuole di 14.535 maestri. I bambini dalla prima alla quinta (7035 le classi da 40 ore richieste dai presidi) avranno i due maestri ma salteranno ore di compresenza e ci saranno classi più numerose. Gli stessi dati, i sindacati li leggono con toni diversi. «Bene per i duecento posti salvati a livello regionale. Ma alle elementari il contraccolpo ci sarà — sostiene Pippo Frisone, Cgil scuola —. A Milano per stare dentro i 14mila posti, considerato l’aumento degli iscritti si faranno classi più affollate, con una media di 20,92 bambini per classe. Salirà il rapporto fra alunni e posti, ci sarà un docente ogni 11,5 bambini. E poi si ridurranno le ore di compresenza, quindi la qualità del tempo pieno sarà compromessa» . Spiega ancora Frisone: «Prima con due docenti per classe c’era una copertura di 44 ore, adesso diventerà di 41 ore e mezzo, questo significa rinunciare a tutte quelle attività che vengono svolte nelle ore di compresenza. Per noi questo taglio di 455 posti vale come un taglio da mille» Milano comunque temeva tagli ancora più consistenti. E i sindacati avevano sollecitato il provveditore Giuseppe Petralia a difendere le posizioni, «nonostante i suoi incarichi a Bergamo e a Mantova» . «Milano si è già sacrificata, non sarà più penalizzata, ci sarà una compensazione rispetto al passato» , era stata la risposta. Così si spiegherebbe la distribuzione dei tagli, più importanti in province come Sondrio, Pavia, Cremona. «Comunque copriamo tutte le classi di tempo pieno richieste» , precisa Colosio. «E poi siamo ancora nella prima fase, siamo alle richieste delle scuole, siamo agli organici di diritto. Più avanti, sugli organici di fatto, cercheremo di recuperare risorse dove ci sarà maggiore necessità» . Intanto stamattina una delegazione di genitori e insegnanti delle elementari delle zone 6 e 7 andrà all’Ufficio scolastico regionale in via Ripamonti a consegnare «1007 lettere d’amore per la scuola pubblica» . «Chiediamo la garanzia di aver due insegnanti per classe con un monte ore adeguato per svolgere anche attività di laboratorio — dice il portavoce del comitato Rosario Cosenza —. Chiediamo il rispetto del principio delle pari opportunità per i bambini disabili con il reintegro degli insegnanti di sostegno tagliati. E il proseguimento di progetti e attività di educazione di qualità» . Federica Cavadini


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