Messaggero Veneto- Torna la maestra-mamma
Il ritorno alla maestra-mamma Scompare la collegialità in classe. Al suo posto l'insegnante prevalente Un ritorno alla maestra-mamma, oppure al maestro-tuttologo: non esiste il genere neutro e...
Il ritorno alla maestra-mamma
Scompare la collegialità in classe. Al suo posto l'insegnante prevalente
Un ritorno alla maestra-mamma, oppure al maestro-tuttologo: non esiste il genere neutro e il panico-riforma fa lo slalom tra stereotipi d'annata e l'incognita del tutor. Profilo discusso e discutibile quello del docente prevalente è la novità della riforma Moratti per la scuola di base (elementari e medie di primo grado comprese), capace di innescare un quarantotto nelle coscienze professionali, in provincia e altrove.
Addio collegialità e al team orizzontale a moduli nato dallo sforzo di riforma degli anni Ottanta. Riemerge la gerarchia dei ruoli tra i docenti: 21 ore su 27 probabili settimanali in prima classe alle elementari saranno gestite dall'insegnante tutor, passando alle 18 per il resto del quinquennio. Ancora imprecisato il pacchetto maggioritario delle ore del "teacher-coordinatore" alle medie di primo grado, probabilmente ancorato alle discipline "forti" come il gruppo letterario o scientifico.
Domande aperte nei circoli didattici tante, a cui facciamo eco: chi darà l'investitura al docente-tutor e con quali criteri di scelta? Come sarà formato professionalmente? Sarà un insegnante di serie "A" e tutti gli altri in secondordine "B"? Tasto delicatissimo: verrà incentivato economicamente come esempio di alta professionalità?
Chiamalo tutor, prevalente o coordinatore, il pacchetto di responsabilità in gestione somma rapporti con le famiglie, armonizzazione dei percorsi disciplinari con i colleghi, definizione dell'iter formativo individualizzato per gli allievi, scrittura co-gestita del portfolio (una sorta di diario su misura di successi, caratteri e percorsi di ogni studente). Con la riforma a regime saranno tutor oltre sessantamila a livello nazionale, poco meno di un migliaio nel Pordenonese e i sindacati fremono.
"Mancano certezze sulla formazione dei docenti, ancora impreparati alla riforma - afferma il leader di Cisl scuola Marisa Susanna - e le iscrizioni rischiano di riaprire i termini senza la definizione degli orientamenti. Molte le incognite, quindi nella definizione dei decreti attuativi della riforma cercheremo di tutelare al massimo la qualità della scuola al tavolo del confronto con il ministro Moratti".
Stop alla riforma e stop al tutor per il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese. "Si spezza la collegialità e l'unità didattica nella scuola di base con la controriforma Moratti - critica Dall'Agnese -. Un fatto grave, capace di creare conflittualità nelle scuole, tra i docenti. Si torna al maestro unico, andando a gambero nella storia: nel Pordenonese i docenti sono molto preoccupati e in tanti contrari al salto nel buio del ribaltone Moratti-Bertagna". (c.b.)