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Messaggero Veneto:Supplenti: aumenti in ritardo

Pasqua di passione a salari ridotti per 800 supplenti delle scuole, senza aumenti in busta paga da 3 mesi. Problemi tecnici, dice la nota asettica delle segreterie provinciali. Problemi concreti per chi è sempre "senza":

04/04/2006
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MessaggeroVeneto

Pasqua di passione a salari ridotti per 800 supplenti delle scuole, senza aumenti in busta paga da 3 mesi. Problemi tecnici, dice la nota asettica delle segreterie provinciali. Problemi concreti per chi è sempre "senza": il contratto disapplicato produce un danno in assegni-fantasma variabili da 400 a 600 euro pro-capite. Se l'uomo è ciò che mangia, la Quaresima continua a scuola, qualche problema lo dà a chi incassa mille euro medi al mese (900 euro circa per 30 giorni di supplenza agli Ata, mille 100 ai professori).
«Le scuole non sono nelle condizioni di pagare gli aumenti retribuitivi dei supplente temporanei - denunciano le organizzazioni sindacali della triplice confederale Flcgil-Cisl-Uil a un'amministrazione sorda -. Tante segreterie non hanno ancora ricevuto l'aggiornamento del "software" per calcolare e pagare gli arretrati, il cosiddetto "pacchetto Sissi". Siamo di fronte a una situazione inaccettabile per almeno 800 supplenti temporanei, che restano senza adeguamento delle retribuzioni contrattuali».
Tutti da accreditare alla pattuglia degli 800 precari-"squillo", che aspettano per giorni l'incarico a scuola dalle chiamate telefoniche: "una-tantum" del contratto 2004-2005, aumento e recupero inflativo di un biennio con la corresponsione degli arretrati. Il problema è ricostruire il servizio "arlecchino" prestato, nello sciame di scuole territoriali. Il sindacalista Flc-Cgil Gianfranco Dall'Agnese spara a zero sui ritardi.
«Una vergogna, non pagare chi vive con supplenze brevi facendo salti mortali per sbarcare la quarta settimana del mese - sta con i precari docenti e Ata, il cigiellino Dall'Agnese -. Le segreterie non hanno gli strumenti informatici per calcolare gli arretrati, che non saranno liquidati nemmeno a fine aprile. L'elementare diritto alla retribuzione non è rispettato nell'azienda-scuola: dove sono finite le risorse? I supplenti temporanei hanno lavorato onestamente e vengono trattati a pesci in faccia: se non avremo risposte dal ministero dell'istruzione, attiveremo tutte le iniziative utili, compresa quella del ricorso giurisdizionale».
Tira-e-molla sugli stipendi da miseria e si annuncia per i "senza-cattedra" l'operazione chirurgica sul regolamento alle supplenze. L'accordo è vicino, a Viale Trastevere: per abbattere i costi per la ricerca dei supplenti (110 milioni di euro annui totali nazionali, meno di un milione nel Pordenonese tra spese vive e oneri figurativi), è al traguardo il nuovo abc 2006-2007 della gestione dei contratti di sostituzione. Da settembre, potrebbe calare di numero le scuole in cui presentare domanda e saranno introdotte "supplenze brevissime" nelle primarie.
Chiara Benotti


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