Messaggero Veneto-Sostegno, è rivolta contro i tagli
-Infuocata assemblea del comitato genitori. "La mannaia colpisce sempre le fasce più deboli" I diritti non hanno handicap. Sacrosanto, ma i tagli agli organici dei posti di sostegno, frutto a...
-Infuocata assemblea del comitato genitori. "La mannaia colpisce sempre le fasce più deboli"
I diritti non hanno handicap. Sacrosanto, ma i tagli agli organici dei posti di sostegno, frutto al veleno della Finanziaria 2002, ne sottraggono 43 "de iure" e una novantina "de facto" per l'integrazione dei 550 disabili iscritti nelle scuole del Pordenonese (300 posti in meno nel Friuli). All'emergenza per le fasce deboli fa muro il Comitato provinciale dei genitori con il Codacons: Carla Memori, madre-coraggio e Vitto Claut, l'avvocato presidente dell'ente-tutela dei cittadini fanno da battipista per cercare soluzioni e nel forum aperto ieri nell'affollato auditorium del liceo "Grigoletti" di Pordenone, le forze sociali e politiche a fianco delle famiglie inanellano soluzioni, ipotesi per stoppare la caduta libera del diritto di scuola e di integrazione.
"La materia non è di competenza della Regione - puntalizza il consigliere regionale diessino Lodovico Sonego - ma il ruolo che può svolgere, facendo pressione nei confronti delle autorità scolastiche ministeriali e decentrate sul territorio friulano, può essere decisivo. Le esperienze di straordinaria rilevanza create nelle scuole con l'attuazione dell'impianto della legge 104/'92, meritano una battaglia, uno sforzo unito per non fare fallire l'integrazione dei disabili. Una folta delegazione di genitori può, domani, chiedere un doppio incontro a Trieste con l'assessore all'istruzione Guerra e la commissione affari sociali, affinchè la Regione scenda in campo, schierandosi con le famiglie".
Molte le strade: la redazione di un documento-lettera per ottenere i posti di sostegno negati da faxare a ritmo battente al Miur, ai sindaci, alla Procura della Repubblica di Trieste e al Tribunale dei minori. Poi, l'azione legale da ponderare e il pressing dei capi di istituto.
"La giunta comunale di Pordenone è impegnata al massimo sul fronte organici - evidenzia il vicesindaco Ezio Pasut - e non ci accontenteremo di soluzioni-tampone. Pretendiamo un servizio alla comunità e ne discuteremo nella conferenza dei sindaci di Codroipo. I parametri che assicurano per il Miur il rapporto docenti-allievi disabili 1:2.12 sono una vergogna, perchè i bambini non sono numeri". Stesso impegno del primo cittadino di Sacile Gina Fasan che propone: "Meglio stornare dal bilancio i fondi per uno show di piazza che tagliare risorse per il sostegno all'handicap". A ruota, l'idea del dirigente scolastico dell'Ita di Spilimbergo Alfonso Pecori, offre lo spessore della gestione difficile del servizio integrazione: "Un anno fa conteggiavo 5 docenti di sostegno e 5 alunni disabili, ora gli stessi docenti, ma 8 ragazzi in situazione di handicap segnano la cancellazione di progetti straordinari di officina e azienda. Perchè gli enti locali non destinano gli obiettori di coscienza del servizio civile a risorsa nella scuola, per questa emergenza?".
Potenziare il contingente degli assistenti di Comuni e Provincia nelle scuole, mettere in atto una "banca del tempo" di pensionati e casalinghe per i ragazzi "H", approvare documenti-denuncia nei collegi docenti, magari organizzare una fiaccolata sui diritti negati.
"Non esistono certificazioni "facili" delle Asl sull'handicap - va contro la dietrologia di Palazzo il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese -. Rifiutiamo l'idea delle classi differenziali come soluzione scandalosa e nuovo ghetto della scuola pubblica. Dobbiamo impegnarci tutti, con azioni visibili come una fiaccolata". Stesso "pathos" del segretario regionale cigiellino Antonio Luongo che anticipa, per fine settembre, la pubbicazione di un "libro bianco" sui diritti negati e va all'attacco del ministro Moratti con : "Fermiamo il ministro dell'Istruzione, perchè vuole eliminare i docenti di sostegno!". La cislina Marisa Susanna rilancia agli enti locali l'assunzione di un impegno per rimpolpare il servizio assistenza. E quel "Lottiamo insieme per il diritto di scuola di oggi e del futuro dei nostri figli", di Carla Memori e dei genitori è l'inizio di una lotta fatta con il cuore, per i più deboli.
Chiara Benotti
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