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Messaggero Veneto-Sorveglianza, costi aggiuntivi

Stretta osservanza del mansionario. Rifiutato anche lo scodellamento nelle mense Sorveglianza, costi aggiuntivi Niente intesa con i bidelli, servizi a carico delle famiglie LA VERT...

28/09/2004
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MessaggeroVeneto

Stretta osservanza del mansionario. Rifiutato anche lo scodellamento nelle mense
Sorveglianza, costi aggiuntivi
Niente intesa con i bidelli, servizi a carico delle famiglie
LA VERTENZA
Gli effetti della protesta per i tagli degli organici del personale ausiliario


Ticket per 5 mila famiglie provinciali sulle funzioni miste nelle scuole elementari e materne di Pordenone e provincia? Ci risiamo. Sui servizi (in ipotesi, l'utenza è pari al 50% della platea degli iscritti nelle primarie) il caro-scuola schizza in alto. C'è di mezzo il "pasticcio" del lavoro extra, volontario e convenzionato che il personale Ata ausiliario rispedisce al mittente. Aria di burrasca, nei tre circoli didattici di Pordenone, in attesa del vertice Comune-sindacati-dirigenti. Accoglienza, sorveglianza pre (almeno 5 minuti prima e per lo scuolabus), post-lezione nelle elementari e la distribuzione merendine nell'area materna, a pagamento: il veto di Cgil alle convenzioni triangolari tra Comuni, scuole e sindacato manda all'aria i costi abbattuti preventivati dagli enti locali. Tempi duri per i budget di mamme e papà?
A Morsano-Cordovado brusco stop dei bidelli allo "scodellamento" durante la refezione (attivo nell'annata 2003-2004); blocco ad Aviano, Maniago, Fontanafredda che scaricano il "no grazie" per l'accoglienza dei bambini in anticipo sulla prima campanella e replicano sulla sorveglianza. Servizio "fuori mansionario", recita il contratto di lavoro e gli enti locali bussino altrove. Gli istituti comprensivi azzerano il "plus" di lavoro e pare tutta in salita la trattativa nella piazza di Pordenone: nei tre circoli gli ausiliari (circa una trentina) fanno i "difficili". Con piena ragione, secondo il sindacato di riferimento (95% i tesserati e un ordine di scuderia a pollice verso, in casa Cgil).
"Spetta agli enti locali coprire i servizi delle funzioni miste e, quest'anno, siamo nettamente contrari alle convenzioni del personale ausiliario - calibra il tiro sul calo in organico il sindacalista cigiellino Gianfranco Dall'Agnese -. Troppi i tagli del ministero dell'Istruzione sui posti di lavoro: mancano 44 bidelli rispetto al fabbisogno delle scuole e il personale non si può accollare anche un'attività extra. I Comuni protestino con il ministro Moratti".
Un "volontariato" sulle funzioni miste saldato con circa 400 euro netti all'anno pro-capite ai bidelli che, fino a giugno accoglievano, sorvegliavano e "scodellavano". Non è una questione di euro per i bidelli, ma i Comuni fanno i conti. Gli enti locali, costretti a convenzioni più salate con associazioni e cooperative private, rastrelleranno contributi tra le famiglie? Per i cigiellini è una facile profezia.
"Anche i Comuni soffrono l'"austerity" delle risorse e saranno costretti a coinvolgere i genitori per attivare il servizio delle funzioni miste - dice Dall'Agnese -. E' chiaro che le famiglie sono irritate, ma la colpa non è dei bidelli che, a loro volta, si arrabbiano. Siamo stati costretti a rispondere picche al sindaco di Morsano che ha reagito male sulla non disponibilità degli ausiliari dell'istituto comprensivo: una ventina di bidelli per 9 plessi fanno già salti mortali nell'assicurare il regolare funzionamento della scuola, dopo il taglio di 2 posti in organico".
Unico circolo didattico fuori dalla tempesta delle funzioni miste negate, quello di San Vito al Tagliamento. Caso raro, non ha subito perdite nell'organico degli ausiliari e l'accoglienza reggerà per un altro anno. A Pordenone, linea dura nelle trattative da aprire e chiudere: sul nulla di fatto secondo Cgil, fatto salvo iniziative individuali.
"Non firmeremo le convenzioni - ribadisce Dall'Agnese -, ma è ovvio che le scelte individuali non si discutono. Chi si renderà disponibile? Ogni bidello favorevole alla convenzione, dovrà rispondere in proprio. La categoria non può pagare lo sfascio generale del servizio scuola, sia chiaro". (c.b.)


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