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Messaggero Veneto: Scuole al verde: stipendi a rischio per i supplenti

Il sindacato Flc Cgil snocciola le cifre: un “buco” di decine di migliaia di euro

03/02/2007
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MessaggeroVeneto

In molti istituti preoccupa il possibile aumento della tassa sui rifiuti

«Un “buco” di 20 mila euro medi pro-capite, è la sofferenza di cassa dei circoli didattici e istituti comprensivi del Pordenonese. L’ufficio scolastico regionale del Friuli è “in rosso” di 10 milioni di euro. Zero fondi le supplenze brevi, ormai da 3 mesi».
Scuole al verde, nel Pordenonese e stipendi a rischio per i supplenti. Il sindacato Flc-Cgil dice la sua sull’emergenza: «I Comuni aumenteranno la tassa sull’immondizia Tarsu 2007 - si preoccupano Gianfranco Dall’Agnese e Carla Franza -. Ci sono scuole provinciali “morose” di 8-10 mila euro con gli enti locali, alla voce rifiuti».
Indebitate come uno Stato Terzomondista, le scuole chiedono attenzione e sconti. «Siamo sotto di 14 mila euro, per il pagamento delle supplenze brevi - conferma Michele Stanco, direttore dei servizi amministrativi di segreteria dell’“hinterland” di Pordenone -. Risultato: bloccati i progetti educativi che aspettano i finanziamenti della legge 440, sull’autonomia scolastica. Servono soluzioni e risorse».
Le casse piangono nel Pordenonese e la scuola tricolore non ride: «Chiediamo l’accredito immediato del budget che sarà calcolato e inserito nel piano annuale 2007 - battono cassa con una lettera spedita a viale Trastevere, i direttori delle segreterie scolastiche nazionali -. Almeno di un dodicesimo al mese da trasferire in conto, per garantire il regolare funzionamento degli istituti».
Le maestre non si rassegnano a stendere il bianchetto sulla didattica («Non possiamo cancellare i progetti programmati come fosse una lista della spesa» lamentano nelle direzioni didattiche di Pordenone e Cordenons). I direttori amministrativi ingoiano amaro la crisi di cassa («Chi ha fatto il miracolo ha chiuso in pareggio il 2006, ma senza economie»). Nel nuovo anno finanziario dove troveranno gli euro, per liquidare gli stipendi dei supplenti temporanei? «Servono risorse - tuona Dall’Agnese -. Sennò le scuole dovranno mettere all’asta i propri capitali».
Ogni lunedì capita l’emergenza-assenze anche nelle superiori provinciali e capita che le classi restino scoperte. Le segreterie mettono le mani avanti e chiedono un anticipo dei fondi 2007 per le supplenze, più una revisione delle ripartizioni delle risorse finanziarie che tenga conto del fabbisogno reale del territorio. «Non ci sono soldi - conferma Michele Stanco -. La mappa delle assenze dei dipendenti dell’Istruzione è la cartina tornasole della spesa».
Dal “conto annuale” della Ragioneria di Stato, la misura del fabbisogno: insegnanti e bidelli non varcano il cancello della scuola in media 44 giorni all’anno a testa. Peccati veniali dell’assenteismo, perché gli altri statali cumulano 69 giorni medi di assenza.
Chiara Benotti


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