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Messaggero Veneto-Scuola. Sempre meno risorse

Dall’Agnese (Flc-Cgil): «In media mancano 17 mila euro a istituto»

17/03/2006
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MessaggeroVeneto

Scuola. Sempre meno risorse
Superiori in bolletta: cercansi commissari in vista della maturità

Buco di cassa alla voce esami di Stato, nei bilanci delle scuole superiori e l'edizione 2006 della maturità è tutta da inventare. Circa 2 mila gli studenti da "maturare" a giugno, nel Pordenonese. "Secondo i nostri calcoli manca una media di 17 mila euro per ogni istituto superiore - mette a nudo la criticità del diploma il sindacalista Flc-Cgil Gianfranco Dall'Agnese - e stiamo procedendo a verifiche capillari in provincia".
Il caso esami è un problema in euro. "A lungo andare si è allargato un "buco" nazionale di 50 milioni di euro, a livello nazionale - dicono le analisi cigielline sull'azienda-scuola, elaborate sulla base delle segnalazioni e denunce delle singole segreterie -. Un deficit che le scuole hanno riversato su altre voci di spesa, poi congelate. Rinunce negli investimenti didattici per pagare i commissari e presidenti, in Friuli e altrove".
Una vecchia storia, quella dei ritardi e delle tirchierie sui compensi dell'esame di Stato, tamponata con anticipi di cassa dalle scuole. La macchina delle verifiche di Stato rischia di ingolfarsi e gli insegnanti-commissari che nel Pordenonese sono oltre 600 - diciamolo -, ne hanno piene le scatole. Sottopagati per 20 giorni di stress aggiunti a fine anno scolastico e rinviati al saldo dei compensi anche di mesi, dopo varie settimane dall'ultimo sigillo posto a metà luglio sulle prove di maturità.
"Ho rinunciato, appoggiato dal mio dirigente, alla nomina di commissario interno di italiano e mi candido come presidente provinciale, per una squisita ragione di salario - ammette un insegnante che si è fatto sostituire da un supplentino di fresca nomina, in un istituto pordenonese -. Mille 300 euro netti da presidente in una scuola a pochi chilometri da casa, contro 350 euro guadagnati da commissario costretto al "forcing" della correzione dei compiti. Meglio farsi furbi".
Furbi, in caso di accredito. "Il tetto della Finanziaria 2006 non offre soluzioni - lamentano cigiellini e cislini provinciali della scuola - e servono nuovi finanziamenti con intervento legislativo specifico. Gli esami non finiscono mai, ma i soldi sì, anche nel Nord-Est".
Esame di Stato 2006 che si annuncia con molte spine. "Inutile": denunciano i docenti-commissari interni, costretti a valutare studenti che esaminano da 3 o 5 anni. "Una farsa": lamenta un accademico dell'università di Venezia che trova la sproporzione tra il 98% di diplomati "e il 50% di matricole analfabete della lingua italiana". Per i professori di "corveé" una fregatura, con la Finanziaria annuale. "Il taglio sulle missioni può portare al di sotto di 200 euro il compenso netto: 2 o 3 settimane di impegno 8 ore al giorno e al gioco al massacro non ci stiamo. Reclutino esaminatori tra badanti dell'Est e "vu cumprà" laureati, a questo punto".
Chiara Benotti


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