Messaggero Veneto-Scuola, riforma senza insegnanti
Oltre al personale, nelle scuole materne ed elementari della città mancano anche spazi per ospitare altre aule Scuola, riforma senza insegnanti I dirigenti dei circoli didattici preoccupati per le...
Oltre al personale, nelle scuole materne ed elementari della città mancano anche spazi per ospitare altre aule
Scuola, riforma senza insegnanti
I dirigenti dei circoli didattici preoccupati per le nuove iscrizioni
Se la riforma della scuola proposta dal ministro della pubblica istruzione Letizia Moratti entrerà in vigore i circoli didattici della città avranno seri problemi di reperire personale e di trovare gli spazi idonei per ospitare altri alunni che potrebbero presentare le iscrizioni alla scuola materna e a quella elementare.
La Camera dei deputati ha dato il via libera alla riforma della scuola. Il disegno di legge delega dovrà ora tornare al Senato per l'approvazione definitiva. Se ci sarà il sì di quest'ultimo ramo del Parlamento, si riapriranno le danze delle iscrizioni alle elementari e materne per l'ingresso anticipato, rispettivamente, a 5 anni e mezzo e 2 anni e mezzo.
I dirigenti dei circoli didattici cittadini restano "in attesa dei decreti attuativi" prima di decidere come comportarsi, ma sottolineano le difficoltà derivanti dalla riforma voluta dal ministro all'istruzione Letizia Moratti a causa della carenza di organico e di spazi.
In sostanza, alla scuola primaria potranno accedere anche i bimbi che compiranno i 6 anni entro il 30 aprile dell'anno successivo a quello dell'iscrizione. Idem per poter entrare alla scuola per l'infanzia: vi potranno andare anche i piccoli che festeggeranno i 3 anni prima del 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento. Ma, come si ricorderà, sono già oltre un centinaio i bambini in lista di attesa negli asili pubblici udinesi per l'anno 2003-04.
"Ritengo che il problema vada affrontato di volta in volta - puntualizza Francesca Venturini, dirigente del II circolo didattico -. Valuteremo come agire quando la riforma sarà approvata anche dal Senato. Certo è che se la legge non dovesse prevedere un aumento dell'organico non si potranno predisporre sezioni in più. Quanto alle strutture - ci tiene a precisare -, il Comune sta facendo salti mortali per garantire scuole adeguate alle esigenze degli alunni e sono sicura che insieme all'amministrazione comunale si riuscirà a trovare una soluzione anche per la questione degli spazi". Riguardo alla riapertura delle iscrizioni, la Venturini non si dice preoccupata, anche perché confida nel fatto che "i genitori evitino di mandare a scuola prima i propri figli".
Secondo Andrea Carletti, dirigente del III circolo, l'iter di approvazione "sarà piuttosto lungo ed è inutile spaventarsi adesso. Ci vogliono - dice inoltre - i decreti attuativi e quindi la nostra politica è quella di ricevere conferma, anche in merito alla possibilità di ampliare l'organico, per poi passare alle azioni in materia. Le iscrizioni, comunque, rimetteranno in gioco tutti gli equilibri: le scuole sono sature e, a mio avviso, il Comune non potrà aumentare la capienza per le materne entro breve tempo. Anche se qualche bambino, grazie alla riforma, passerà dalla scuola per l'infanzia alle elementari - indica Carletti - liberando posti negli asili, ciò non sarà ancora sufficiente".
Anche la dirigente del IV circolo didattico di Udine rimane in attesa dei decreti attuativi e ribadisce la sua preoccupazione in riferimento alla situazione delle scuole materne. "Sarebbe una presa in giro - considera - riaprire le iscrizioni quando ci sono decine e decine di bambini che non vi hanno potuto trovare accoglienza. Si tratta di un problema che abbiamo già sottoposto al Comune, ma sappiamo che non si può risolvere dall'oggi al domani".
Laura Pigani