Messaggero Veneto-Scuola, ricorso dei precari contro le graduatorie
Centinaia le adesioni raccolte nel gruppo udinese. Protestano per i 18 punti tolti In settimana nuova riunione dei supplenti La Cgil-scuola incontrerà i sissini e i precari storici per tentare...
Centinaia le adesioni raccolte nel gruppo udinese. Protestano per i 18 punti tolti
In settimana nuova riunione dei supplenti La Cgil-scuola incontrerà i sissini e i precari storici per tentare la creazione di una piattaforma comune
Scuola, ricorso dei precari contro le graduatorie
di GIACOMINA PELLIZZARI
Gli insegnanti precari della provincia ricorrono al Consiglio di Stato per chiedere l'equilibrio del punteggio finale modificato dall'esito del ricorso al Tar presentato dai colleghi abilitati nelle scuole di specializzazione universitarie. L'applicazione della sentenza del Tribunale amministrativo del Lazio ha determinato la cancellazione dei 18 punti ai precari storici iscritti nella graduatoria permanente. La raccolta delle firme necessarie per la presentazione del ricorso è stata promossa nei giorni scorsi nel corso di una riunione, durante la quale gli insegnanti precari hanno deciso di ricorrere anche al Tar del Lazio per chiedere l'eliminazione dei tre punti concessi ai 'sissini' per tutte le abilitazioni all'insegnamento delle materie facenti parte dello stesso ambito.
Centinaia di precari storici della Regione, tra questi anche quelli di Udine, tentano tutte le strade possibili per ripristinare un punteggio che, a loro dire, gli è stato tolto ingiustamente. Nei prossimi giorni si ritroveranno per completare la raccolta delle firme necessarie per la presentazione dei due ricorsi.
Oltre alla cancellazione dei 18 punti, i supplenti contestano anche la concessione dei 30 punti a cascata su tutte le graduatorie ai sissini. "Noi - spiegano i precari storici - non abbiamo mai potuto accumulare i punti su tutte le classi di concorso, ma solo sulla graduatoria dove lavoriamo".
Nel corso dell'infuocata riunione dei giorni scorsi i precari storici hanno contestato anche l'applicazione da parte del Centro servizi amministrativi (Csa) di Udine del decreto ministeriale che prevede il conferimento della supplenza o solo nelle medie inferiori o nelle superiori. "Il Csa di Trieste - aggiungono i precari storici - ha conferito le supplenze su entrambi i gradi". Ritenendosi danneggiati da questa nuova interpretazione del decreto ministeriale, i supplenti hanno chiesto chiarimenti al direttore scolastico regionale, Piergiorgio Cataldi, che, a sua volta, ha preteso spiegazioni dal Csa di Udine.
"Vogliamo capire - insistono i precari - perché a Udine le leggi vengono applicate in modo restrittivo, mentre a Trieste lo stesso decreto non è stato affatto preso in considerazione".
Nei prossimi giorni gli insegnanti ancora in attesa di occupazione faranno il punto della situazione nel corso di una nuova riunione a Udine. Il segretario regionale della Cgil-scuola, Antonio Luongo, invece, siederà attorno a un tavolo con i sissini e i precari storici per tentare la creazione di una piattaforma comune.