Messaggero Veneto-Scuola, precari senza futuro
Affollata assemblea organizzata dalla Cgil. Dall'Agnese annuncia la nascita dei coordinamenti Scuola, precari senza futuro Anche le supplenze a rischio per i tagli imposti dal ministero "S...
Affollata assemblea organizzata dalla Cgil. Dall'Agnese annuncia la nascita dei coordinamenti
Scuola, precari senza futuro
Anche le supplenze a rischio per i tagli imposti dal ministero
"Si vive nella precarietà assoluta: dopo otto anni da supplente tuttofare dalle materne alle secondarie amo ancora il lavoro nella scuola. Ma chiedo garanzie, perché stanno svanendo tutte le speranze di assunzione in ruolo". La voce di Roberta, pluriabilitata supplente di lungo corso in cattedra a Pordenone e provincia si unisce alle storie di vita sbilanciate nel vuoto di un'incertezza occupazionale, che l'assemblea territoriale di Cgil scuola mette a nudo. Eugenio, 30 anni superati si racconta. "Sono precario da tre anni nel settore Itp e gli insegnanti tecnico-pratici come me rischiano anche la sovrannumerarietà dei colleghi già di ruolo, nel senso che i posti potrebbero restringersi al lumicino con la scure della finanziaria 2003. Vengo dall'esperienza nel privato e dalla scuola non me ne voglio più andare: la qualità di vita e di lavoro non ha confronti". Per Fabiana l'attesa è lunga e non si fa illusioni: "Ho 27 anni e per fortuna mio marito assicura il bilancio di casa, perché non sono abilitata e mi chiamano anche per un solo giorno di supplenza a settimana. Sto appesa al filo del telefono dal lunedì al sabato in attesa di una chiamata e aspetto un concorso: i corsi Ssis costano troppo!".
La mano della manovra economica va giù dura con i tagli occupazionali agli organici e la preoccupazione si fa sentire perché a settembre il posto di lavoro potrebbe sparire. Ma i precari della scuola non mollano. Li esorta alla 'resistenza' Luciano Lijoi, sindacalista nazionale cigiellino di passaggio a Pordenone per fare quadrato intorno al problema organici. "Vale la pena lottare per i diritti negati alle assunzioni in ruolo e per il posto di lavoro che il giro di vite sul sostegno e sugli organici docenti e Ata mette a rischio '#8212; incoraggia Luciano Lijoi con Gianfranco Dall'Agnese che pensa a iniziative di protesta anche in provincia '#8212;. L'anello debole del sistema scuola sono i supplenti, ma le prossime vittime potrebbero essere i docenti di ruolo se non riusciamo a fermare la politica scellerata del governo sulla scuola pubblica. La precarizzazione del lavoro si tradurrà nei prossimi tagli di 12 mila posti di lavoro per gli Ata a livello nazionale e 12.600 per i docenti, a cui si aggiungono 7 mila soprannumerari da riconvertire professionalmente in altri insegnamenti e la saturazione delle cattedre a 18 ore, per non dimenticare la restrizione sugli organici del sostegno. Dobbiamo bloccare questa spirale di violenza alla scuola statale e chiediamo immediate immissioni in ruolo sulle 100 mila cattedre vacanti e 70 mila posti liberi per gli Ata".
L'idea emergente dal confronto con i docenti precari d'annata e di nuova generazione si articola su due piani di intervento: ridare vigore al Coordinamento supplenti provinciale e programmare uno sciopero generale e unitario per la scuola, magari prima delle vacanze di Natale. "I coordinamenti precari che stanno nascendo in tante province saranno la base di tutte le iniziative necessarie a modificare la finanziaria 2003 '#8212; promettono Lijoi e Dall'Agnese '#8212;. Lanciamo un appello all'unità a Cisl e Uil scuola: ricomponiamo il fronte confederale e scioperiamo per la sopravvivenza della scuola statale pubblica".
Chiara Benotti