Messaggero Veneto-Scuola, denuncia dei sindacati
Cgil, Cisl e Uil accusano di comportamento antisindacale il responsabile per la contrattazione e il direttore Forte Scuola, denuncia dei sindacati Occupazione simbolica a Trieste: mancano all'appel...
Cgil, Cisl e Uil accusano di comportamento antisindacale il responsabile per la contrattazione e il direttore Forte
Scuola, denuncia dei sindacati
Occupazione simbolica a Trieste: mancano all'appello 350 posti di professori
di GIACOMINA PELLIZZARI
Il ministro dell'Istruzione non definisce il numero delle immissioni in ruolo e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil occuperanno, seppur in modo simbolico, la sede della direzione scolastica regionale. Non prima però di aver denunciato al pretore del lavoro per attività antisindacale il responsabile della contrattazione per la direzione regionale, Vito Campo, e lo stesso direttore regionale, Bruno Forte.
Il confronto tra sindacati e direzione scolastica regionale è bollente da tempo. Da quando i sindacati si sono resi conto che in provincia di Udine mancano all'appello 350 posti, rispetto a quelli richiesti dai dirigenti scolastici per docenti e personale Ata - 700 in regione - e che dei 500 supplenti in attesa di assunzione definitiva meno di 200 saranno immessi in ruolo. Altrettanto drammatica la situazione relativa al numero degli insegnanti di sostegno di gran lunga inferiore rispetto alle esigenze segnalate dalla scuole.
Dopo mesi di trattative durante i quali, come sottolineano le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, "il responsabile della contrattazione ha negato più volte il diritto d'informazione". Soprattutto per quanto riguarda gli organici della scuola materna, la costituzione delle cattedre di educazione fisica, la definizione degli organici del personale Ata e dei criteri per la mobilità dei dirigenti scolastici. A nulla sono valse le proteste formali e le minacce di ricorrere alle vie legali. Le risposte fornite dalla direzione scolastica regionale non hanno soddisfatto le associazioni sindacali. Le stesse che da tempo sollecitano anche il ministro affinché emani il decreto sulle immissioni in ruolo e sulla copertura di tutti i posti vacanti; proroghi i termini entro cui i Centri per i servizi amministrativi (Csa) dovranno completare le immissioni in ruolo e le nomine annuali. Spostare la scadenza, fissata per il 31 luglio, eviterebbe di sovraccaricare le scuole di un onere davvero notevole.
Al direttore scolastico regionale, Bruno Forte, invece, i sindacati chiedono l'autorizzazione dei posti di sostegno in deroga e la definizione dei modi e dei tempi di tutte le operazioni che dovranno svolgere i Csa e le scuole. I sindacati rimproverano a Forte il fatto di non essere riuscito a rendere funzionale il suo ufficio: "A oltre un anno dall'istituzione la Direzione scolastica regionale non è ancora operativa".
Di fronte a tante incertezze Cgil, Cisl e Uil insceneranno la protesta occupando simbolicamente la sede della direzione regionale a Trieste. In quell'occasione sarà rimarcata anche la situazione friulana che su diversi versanti evidenzia le criticità maggiori in regione. "Oggi definiremo la data dell'occupazione" fa sapere il segretario regionale della Cgil-scuola, Antonio Luongo, nel ribadire che l'obiettivo resta quello di "denunciare le responsabilità politiche del ministro e quelle della direzione regionale".
Secondo le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, infatti, "i ritardi sulle immissioni in ruolo e sui tagli agli organici denotano la volontà di risparmiare sul personale e dequalificare la scuola pubblica". Le organizzazioni sindacali temono che l'obiettivo del ministro sia quello di limitare l'autonomia scolastica per favorire il ritorno al centralismo della gestione.