Messaggero Veneto-Scuola, a rischio le graduatorie permanenti
Scuola, a rischio le graduatorie permanenti I sindacati avvertono: nuovi ricorsi se il giudizio del Tar Umbria non sarà esteso a tutta Italia (g.p.) Scuola di nuovo nella bufera. Nella nostra ...
Scuola, a rischio le graduatorie permanenti
I sindacati avvertono: nuovi ricorsi se il giudizio del Tar Umbria non sarà esteso a tutta Italia
(g.p.) Scuola di nuovo nella bufera. Nella nostra provincia, come nel resto dell'Italia, le graduatorie permanenti sono a rischio e così migliaia di precari potrebbero essere riconvocati per l'assegnazione delle cattedre. A mettere in discussione i lunghi elenchi elaborati dai Centri di servizio amministrativi (Csa) è stata la sentenza del Tar dell'Umbria che sospende la valutazione dei servizi prestati dai precari specializzati all'università. Tant'è che, se il ministro Moratti non obbligherà i Csa a correggere le graduatorie, la Cgil-scuola promuoverà i ricorsi al Tar anche nella nostra regione.
A mettere in crisi le nomine già effettuate e da effettuare è stato il Tar dell'Umbria che ha accolto i ricorsi presentati dagli insegnanti che contestavano il punteggio assegnato ai colleghi specializzati all'università. A questi ultimi, infatti, sono stati riconosciuti i 30 punti previsti dalla legge per la frequenza delle Scuole superiori universitarie di specializzazione unitamente a quelli maturati durante il servizio prestato durante i corsi universitari. Un provvedimento, questo già annullato dal Tar del Lazio peccato che il ministro non ne abbia tenuto conto fino in fondo. E così, se il ministro non farà marcia indietro allargando la correzione delle graduatorie in tutte le province italiane, per il mondo della scuola si prospetta una stagione di ricorsi.
"Le motivazioni alla base della sospensione dimostrano che il ministero ha sbagliato nell'attuare il pronunciamento del Tar del Lazio su un ricorso promosso dalla Cgil-scuola relativo alla non riconoscibilità del punteggio di servizio per supplenze effettuate durante la frequenza di un corso universitario di specializzazione per l'insegnamento" spiega il segretario regionale della Cgil-scuola, Antonio Luongo, secondo il quale "sarebbe saggio che il ministro disponesse l'immediata revisione e correzione dei punteggi dei precari che si trovano nella condizione esaminata dal Tar Umbria".
Dello stesso avviso il segretario regionale della Cisl-scuola, Antonio Bassi, che aggiunge: "Il ministro se non decide di salvare con un decreto legge le nomine appena effettuate, deve provvedere al riposizionamento dei docenti specializzati Ssis". Bassi, comunque, non nasconde le sue perplessità sulla legittimità di un eventuale decreto legge salva-nomine, per questo resta convinto che il ministro Moratti deve, in tempi strettissimi, fornire ai direttori scolastici regionali e ai responsabili dei Csa le istruzioni necessarie per riformulare le graduatorie.
Tutto ciò dovrebbe verificarsi la prossima settimana visto che circa 360 precari della nostra provincia entro fine mese saranno nominati, seppur a tempo determinato, titolari di altrettante cattedre. "Anche se non abbiamo molte ragioni per essere ottimisti, ci auguriamo che il ministro accolga il nostro suggerimento" avverte Luongo, pronto a predisporre tutta la documentazione necessaria per segnalare le eventuali anomalie al Tribunale amministrativo regionale.