Messaggero Veneto: Precari non assunti dall’ateneo, la Cgil minaccia lo sciopero
Il caso dei 76 dipendenti. I sindacalisti: l’università vorrebbe scegliere chi far lavorare, andando contro la Finanziaria 2007
La sezione di Udine della federazione lavoratori della conoscenza (Flc) della Cgil minaccia lo stato di agitazione se l’università cittadina non recepirà, entro breve, la direttiva del consiglio dei ministri che regola l’assunzione dei dipendenti a tempo determinato delle amministrazioni pubbliche. È questo, in sintesi, l’esito dell’assemblea sindacale del personale tecnico-amministrativo a contratto dell’ateneo friulano che si è svolta ieri a palazzo Antonini.
La legge finanziaria del 2007, infatti, impone alle pubbliche amministrazioni, comprese le università, l’assunzione di quanti alla data del 1° gennaio abbiano maturato almeno tre anni, anche non continuativi, di contratto a tempo determinato o che abbiano firmato un contratto, che permetta loro in futuro di arrivare a questa soglia, prima del 29 settembre 2006.
La legge vale anche per quanti hanno già terminato il proprio rapporto di lavoro purché abbiano raggiunto i 36 mesi di lavoro subordinato. Il ministero ha chiarito con un’apposita direttiva che la legge vale anche per le università e all’interno dell’ateneo friulano questa è una situazione che riguarda 66 dipendenti più una decina di persone assunte per i lettorati della facoltà di lingue.
Al momento, però, l’università cittadina, a differenza di altre realtà come Torino, Catania, Palermo e Roma, non ha attuato la direttiva ministeriale e per questo motivo la Cgil è sul piede di guerra. «L’amministrazione si barrica dietro all’applicabilità della legge - ha detto Guido Zanette della Flc-Cgil - e vorrebbe una nuova direttiva ministeriale. Ma quella esistente è già esaustiva, è stata registrata dalla Corte dei Conti. Il vero problema è che l’università vorrebbe scegliere liberamente chi assumere e chi no, ma questo va contro i diritti garantiti dalla finanziaria 2007. La legge, infatti, obbliga, e non consente, l’assunzione di quanti rientrino nei parametri temporali di contratto e come criterio indica l’anzianità di lavoro e non la discrezione degli atenei che è inaccettabile».
Zanette ha poi spiegato che il sindacato è disponibile al dialogo, ma che se non verrà intavolata una piattaforma di discussione la Flc darà il via all’agitazione del personale. «Siamo disponibili a trattare sui tempi - continua - a patto che vengano prolungati i contratti a tempo determinato in scadenza fino alla data di assunzione definitiva e che nel frattempo vengano bloccati i concorsi per le assunzioni temporanee. L’università faccia un passo indietro, perchè sta facendo qualcosa di illegittimo, altrimenti sapremo come comportarci».
E un primo passo, in questo senso, sarà rappresentato dalla manifestazione nazionale organizzata dalla Flc a Roma per il prossimo 3 luglio a cui ha aderito anche la sezione di Udine e che terminerà con un sit-in di protesta sotto il ministero del Tesoro.
Mattia Pertoldi