Messaggero Veneto-mobilitazione per il bonus alle private

Il centro-sinistra attacca il governo Forza Italia: scelta di equità
Scuola, è mobilitazione per il bonus alle private
IL CASO

ROMA. Il mondo della scuola si mobilita contro il bonus concesso da Letizia Moratti in favore delle paritarie. E promette scintille fin dal primo giorno di scuola contro il decreto che sindacati di categoria e opposizione bocciano in coro come "incostituzionale" e che il Gilda bolla come "vergognosa provocazione". "Agitare il mondo della scuola fin dal primo giorno della ripresa" minacciano da Studenti.Net, la rete degli studenti di opposizione riuniti in assemblea nazionale a Scilla. "In cinquant'anni di repubblica non era mai accaduta una così palese violazione della Costituzione italiana", rincara il Cidi, centro di iniziativa democratica degli insegnati. Più o meno identico il commento di Angela Nava, portavoce dei Genitori democratici.
E durissimi sono anche i commenti dell'opposizione politica. "Il ministro Moratti venga in aula a spiegare se il governo Berlusconi intende rispettare gli articoli 33 e 34 della Costituzione", chiede Maria Chiara Acciarini, capogroppo Ds della commissione Istruzione di palazzo Madama. La Acciarini è convinta che quella del bonus sia solo una tappa nel progetto di demolizione della scuola pubblica perseguito dalla destra e dal governo. "E' uno sberleffo alla scuola pubblica", assicura il deputato diessino Valdo Spini per il quale, grazie al decreto Moratti-Tremonti, lo "Stato organizza la concorrenza a se stesso visto che qualsiasi famiglia indipendentemente dal reddito sarà di fatto incentivata a iscrivere il figlio alla scuola privata". "La scuola non è di Berlusconi né della signora Brichetto", ricorda Oliviero Diliberto dei comunisti italiani. "Il decreto Tremonti-Moratti va revocato: è incostituzionale ed è anche un insulto ai bambini morti per il crollo della scuola elementare a San Giuliano", aggiunge il verde Pecoraro Scanio.
Forza Italia è invece convinta di avere garantito "più equità e libertà". Soddisfatta anche la Chiesa. Per Cesare Nosiglia, presidente della Commissione episcopale per l'educazione cattolica, il bonus "è un passo positivo e incoraggiante verso la piena parità tra scuola statale e non statale".(m.b.)