Messaggero Veneto-La Cgil contesta l'esame di maturità:

La Cgil contesta l'esame di maturità:
"Da rivedere la scelta dei commissari"

Zoom di Cgil scuola sul fattore riformato degli esami di Stato 2002 che, secondo i sindacalisti provinciali, si è rivelato l'ennesimo 'flop' dell'era Moratti. Un altro problema per l'anno scolastico che verrà: da cancellare o riportare alla vecchia formula Berlinguer con commissioni 'bipartisan', di commissari a metà tra esterni e interni? "Il ceeck-up sui risultati dell'esame di Stato, voluto dal ministro Moratti con commissari tutti interni di istituto, rivela in pieno il regalo fatto alle scuole private '#8212; afferma il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese '#8212;. Gli stessi dati monitorati dal Miur danno lo spessore del fenomeno: le percentuali dei candidati promossi sono leggermente al di sotto di quelle dello scorso anno nelle scuole statali, mentre si impennano rispetto al passato negli istituti privati-paritari. Nelle statali risulta maturo il 95,6 per cento dei candidati (nel 2001 era il 97,8), mentre nelle paritarie si è diplomato il 97,7 e un anno fa era soltanto il 95,4 per cento. Non crediamo sia casuale, come del resto è anomala la questione degli 'ottini', che crea casi sospetti a livello nazionale".
Gli 'ottini' sono studenti delle classi quarte superiori, in genere provenienti dalle scuole private o paritarie, che in virtù di una media alta (sull'8 e oltre, appunto) possono 'saltare' la frequenza della quinta classe e presentarsi all'esame di Stato. "Dopo tortuosi iter formativi costellati da bocciature nelle statali '#8212; sottolinea Dall'Agnese '#8212; ecco la trasformazione nelle private degli 'ottini' in studenti modello, che si diplomano in quattro e quattr'otto! Diplomi facili, meglio chiamarli. Di sicuro, l'esame di Stato dell'edizione 2002 va modificato in fretta, per ridare un grado di qualità accettabile e di dignità alla prova finale di un percorso serio di studi superiori. L'unico timore sta nella possibile riforma regionalistica della maturità 2003: ci opporremo al massimo a una trasformazione di una o più prove scritte in test creati a livello regionale, magari dal direttorato di Trieste per i candidati delle quattro province friulane".
C.B.