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Messaggero Veneto: Istruzione, Antonaz lancia la legge anti-Moratti:

«In Friuli Vg scuola dell’obbligo fino ai 16 anni»

27/06/2006
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MessaggeroVeneto

Lotta alla dispersione scolastica, formazione culturale continua, incremento del tasso di istruzione per chi accede alla formazione professionale, tanti più laureati, aumento dell'età dell'obbligo scolastico a 16 e, successivamente, a 18 anni. Sono questi i capisaldi su cui fonda la proposta di legge per il diritto al sapere, al centro, ieri, di un seminario che al Malignani di Udine ha riunito il mondo della scuola. «L'istruzione è un aspetto determinante della società in cui viviamo - ha detto l'assessore regionale all'Istruzione, Cultura, Sport e Pace, Roberto Antonaz, in apertura dei lavori - e se dovessimo analizzare le ragioni profonde delle difficoltà che sta attraversando il Paese forse le scopriremmo nelle condizioni attuali della scuola italiana». «Abbiamo bisogno di far tornare la scuola al centro dell'attenzione delle forze politiche, di quelle sindacali e della società civile» ha proseguito l'assessore, osservando che solo un alto tasso di conoscenza, professionalità ed innovazione consentirà al Fvg di avere un ruolo sulla scena europea. Da ciò, e dal diritto/dovere alla cittadinanza attiva di tutti, deriva il processo che la Regione ha avviato con l'elaborazione di questa proposta di legge. Un documento che punta all'attuazione dei traguardi definiti per i sistemi di istruzione dal Consiglio europeo di Lisbona 2000, e puntualizzati dalla Conferenza di Barcellona 2002, con l'affermazione che istruzione e formazione non sono solo strumenti funzionali alla vita professionale ma condizioni per la promozione della complessiva qualità della vita. Una legge, è stato detto oggi, che, pur tenendo conto della specialità della Regione, si rapporti con le norme nazionali, concepisca istruzione e formazione come aspetti permanenti della vita umana e in cui la funzione di rapporto tra scuola, mercato del lavoro e società civile diventi il perno della situazione. La necessità di istituire un anagrafe degli studenti, il potenziamento del diritto allo studio, una forte integrazione con il sistema della formazione, in modo che chi vi si avvia abbia comunque un alto livello di istruzione: sono altrettanti momenti fondanti della proposta illustrata da Antonaz. Una proposta che arriva «in uno scenario nazionale in cui si configura il superamento della riforma Moratti» ha detto l'assessore. Se, sugli obiettivi della legge e sulle linee guida, la Regione ha le idee chiare, resta la volontà di arrivare alla definizione del documento attraverso un percorso partecipato di cui il seminario è stato una prima tappa.


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