Messaggero Veneto-interrogazione parlamentare sulla scuola regionale
Autonomia, Maran (Ds) interroga la Moratti GORIZIA '#8211; Il tema della "scuola regionale" è al centro di un'interrogazione parlamentare che Alessandro Maran (Ulivo Ds) ha rivolto al ministr...
Autonomia,
Maran (Ds)
interroga
la Moratti
GORIZIA '#8211; Il tema della "scuola regionale" è al centro di un'interrogazione parlamentare che Alessandro Maran (Ulivo Ds) ha rivolto al ministro dell'istruzione Letizia Moratti. Nel testo si chiede il parere del ministro in merito alle prospettive aperte, nella recente visita in Friuli Venezia Giulia, dal ministro per gli Affari regionali che ha affermato che la riforma che porterà alla scuola regionale può partire dal Friuli Venezia Giulia con il via libera del governo nazionale e che le competenze sull'istruzione saranno trasferite alla Regione che potrà avviare, già a novembre, il laboratorio sperimentale così come proposto dalla vicepresidente Alessandra Guerra.
Attraverso l'interrogazione si vuole comprendere in cosa consista questa devoluzione che sembra voler smantellare un sistema che assicuri una offerta formativa di qualità su tutto il sistema nazionale, la predisposizione di strumenti di valutazione di tale qualità e dei livelli assicurati e in ultima analisi, una omogeneità dell'organizzazione (oltre che degli ordinamenti) dello stesso sistema di istruzione come si evince dalla entusiastica reazione della vicepresidente Guerra che dichiara che il Friuli-Venezia Giulia avrà "la facoltà di superare sia la riforma del titolo quinto e la Bassanini che la stessa riforma firmata dal ministro della pubblica istruzione Letizia Moratti e di definire le proprie priorità in materia scolastica a partire dal plurilinguismo e dalla presenza del friulano sui banchi già dal prossimo anno" quindi non solo degli aspetti gestionali ma anche del progetto didattico complessivo oltre che dei contenuti dell'insegnamento primario e secondario.
Maran chiede anche se il ministro non ritienga che si tratti di una materia troppo delicata per discuterne in maniera tanto estemporanea specie se si considera che, anche in un quadro modificato dall'introduzione del nuovo titolo V della Costituzione, l'istruzione costituisce materia di legislazione concorrente.