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Messaggero veneto-In fuga dalle cattedre:impennata delle pensioni

In fuga dalle cattedre:impennata delle pensioni Pro-memoria pensionamenti nella scuola: il 10 gennaio scadrà il doppio termine per presentare la richiesta di quiescenza dal prossimo primo sette...

04/01/2003
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MessaggeroVeneto

In fuga dalle cattedre:impennata delle pensioni

Pro-memoria pensionamenti nella scuola: il 10 gennaio scadrà il doppio termine per presentare la richiesta di quiescenza dal prossimo primo settembre, oppure ritirarla. Secondo il sindacato Cgil scuola le domande in provincia dovrebbero impennarsi nel 2003.
"Ci aspettiamo un aumento delle richieste di pensionamento di docenti e Ata nel Pordenonese '#8211; afferma il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese '#8211;. La paura di riforme-ghigliottina dei diritti acquisiti sull'età pensionabile aumenta la voglia di andarsene dal comparto educativo e anche il Miur ha prospettato un incremento delle domande di quiescenza a livello nazionale. Le 49 segreterie scolastiche provinciali avranno 5 giorni di tempo per accertare il diritto alla richiesta presentata, mentre i dirigenti potranno inoltrare l'istanza direttamente al direttorato di Trieste".
Un anno fa si conteggiarono in circa un'ottantina gli aspiranti alla pensione nel Pordenonese, nel 2003 potrebbero lievitare per scongiurare l'effetto riforma previdenziale, temutissima per l'innalzamento dell'età professionale o anagrafica. Un 'escamotage' possibile per salvare lavoro e diritti acquisiti resta il doppio binario di pensione e part-time: i docenti possono dare un addio a metà alla scuola, perché rientrano poi a tempo parziale in cattedra.
"È in aumento l'opzione pensione con immediato rientro part-time '#8211; specifica Dall'Agnese '#8211; e un'altra partita aperta è quella degli esuberi. I docenti soprannumerari avranno una corsia anticipata rispetto all'età anagrafica e professionale? Le variabili sono tante, ma possiamo già prevedere un aumento sensibile delle domande sul nostro territorio".
I requisiti sufficienti per l'addio al settore istruzione sono relativi a 40 anni di servizio per docenti e Ata, oppure la combinata del fattore anni di lavoro con l'età anagrafica. Per la pensione cosiddetta di 'anzianità' servono 56 anni compiuti e 35 di contributi maturati. Chi ha soltanto 55 anni di età resterà bloccato a scuola anche il prossimo anno, perché la legge 449 del '97 predispone per il 2004 il requisito di 57 anni e 35 di anzianità retributiva. I più fortunati per il 2003? Quelli che possono vantare 37 anni di servizio, perché sono il salvacondotto contro qualsiasi limite di età biologica.
"Il termine del 10 gennaio '#8211; ricorda Cgil scuola '#8211; riguarda anche le domande di trattenimento oltre i 65 anni compiuti, la trasformazione del rapporto di lavoro in part-time fruendo del trattamento pensionistico e anche per la revoca delle domande di quiescenza già presentate". (c.b.)

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