Messaggero Veneto: «I tagli alle scuole vanno evitati»
Vatrella (Flc Cgil): Gorizia non può sopportare la perdita di classi Il sindacato annuncia “battaglia” e un incontro con Antonaz
«I tagli in provincia sono la logica conseguenza della controriforma Moratti che in questi anni ha previsto un sensibile aumento degli alunni per classi anche in presenza di alunni diversamente abili e anche in mancanza di classi che fisicamente non riescono a contenere un tale numero di alunni e non corrispondono ai principii dettati dalla legge sulla sicurezza»: a sostenerlo, in una nota, il segretario della Flc-Cgil scuola, Giovanni Vatrella.
«Ma – rimarca quest’ultimo – vi sono elementi che determinano un equivoco di fondo sui numeri. L’organico di diritto si costituisce sulla base del numero delle nuove iscrizioni più il numero di coloro che non ottengono la promozione per l’anno successivo (numero ottenuto su base storica). Quest’ultimo elemento non è stato preso in considerazione dall’amministrazione nonostante i dirigenti scolastici abbiano inserito tale dato come da richiesta. Le classi con alunni in situazioni di handicap possono essere costituite con meno di 25 alunni riducendo tendenzialmente fino a 20 alunni per classe e in classi di alunni particolarmente gravi le classi possono essere costituite con meno di 20 alunni. Considerando tale dato si fa l’esempio della scuola media “Ascoli”. Gli iscritti risultano essere 122 + due iscrizioni tardive + sei (previsione di ripetenza), totale 130 alunni iscritti di cui tre alunni H. 1). Innanzi tutto – spiega Vatrella – si formano tre classi tendenzialmente con 20 alunni per un totale di 60; gli alunni rimasti sono 130 – 60 = 70; il numero residuo si divide per 25. Quindi 70 diviso 25 = due classi di 25 con un resto di 20 alunni. Con il resto di 20 si forma un’altra classe, considerando che la distribuzione di questo resto comporterebbe un numero di alunni superiore al tetto massimo di 27 o comunque superiore al tetto massimo di 25 nelle tre con alunni H».
«Queste considerazioni – a detta del sindacato – potevano essere fatte al tavolo delle trattative regionali nell’ufficio scolastico regionale. Ma la Uil scuola non ha speso una parola in quell’occasione né tantomeno il segretario regionale Previti era presente. Mentre la Flc-Cgil e la Cisl scuola si sono battute affinché le sezioni e le classi venissero riconosciute nell’organico di diritto. La differenza fra l’organico di diritto e l’organico di fatto è molto semplice, ma anche semplicemente sconcertante: i posti sull’organico di diritto sono permanenti, quelli sull’organico di fatto sono annuali. La Flc-Cgil regionale e le altre organizzazioni sindacali hanno cercato in tutti i modi che questi tagli non avvenissero. Gorizia non può sopportare quest’ulteriore taglio agli organici: è in gioco la credibilità del sistema scolastico provinciale, così l’offerta formativa non può rispondere ai criteri di qualità di efficacia ed efficienza. Si può ancora intervenire? Si può ancora fare qualcosa e non limitarsi ad apparire sui quotidiani?».
La Flc-Cgil di Gorizia ritiene che si debba da subito aprire un tavolo delle trattative con la direzione regionale, con il Csa di Gorizia, con le amministrazioni regionale, provinciale e comunali assieme agli altri sindacati che credono a un percorso unitario affinché vengano evitati i tagli alle scuole. La Flc di Gorizia incontrerà l’assessore Roberto Antonaz mercoledì.