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Messaggero Veneto-I sindacati: mortificata l'autonomia scolastica

Il segretario regionale della Cgil-scuola Antonio Luongo: tutto deciso senza consultare il collegio docenti I sindacati: mortificata l'autonomia scolastica "Siamo all'anno primo dello sfascio ...

05/09/2002
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MessaggeroVeneto

Il segretario regionale della Cgil-scuola Antonio Luongo: tutto deciso senza consultare il collegio docenti
I sindacati: mortificata l'autonomia scolastica

"Siamo all'anno primo dello sfascio della scuola pubblica". E' il commento del segretario regionale della Cgil-scuola Friuli-Venezia Giulia, Antonio Luongo, alla notizia che Latisana ha bocciato la sperimentazione decisa dal ministro Moratti e che doveva essere attuata in due scuole materne cittadine. "Dopo la bocciatura avvenuta negli istituti comprensivi di Caneva e di Meduno, in provincia di Pordenone - afferma Luongo '#8211; è la volta dei docenti di Latisana a bocciare la sperimentazione della Moratti. Sono finora tre su otto le scuole che l'hanno bocciata".
"La disponibilità alla sperimentazione, data al Direttore regionale dai dirigenti scolastici, senza che ci sia ancora il decreto firmato e prevaricando i poteri del collegio dei docenti '#8211; spiega il segretario regionale della Cgil-scuola '#8211; è stato un modo ingenuo per condizionare la decisione che spetta solo al collegio dei docenti".
Secondo Luongo, "la modalità prescelta ha mortificato l'autonomia scolastica ed è stata vissuta come un'offesa dai docenti. In categoria sta crescendo la rabbia e l'insofferenza verso questi metodi autoritari, da chiunque praticati. A causa di questi comportamenti cresce la confusione, ma purtroppo anche il malessere e la disaffezione al lavoro scolastico".
"La Cgil-scuola - continua l'esponente sindacale - non è contraria per principio alla sperimentazione, non lo è mai stata, anzi. Nella proposta della Moratti l'obiettivo è ridurre la spesa nella scuola ritornando al maestro unico, ridurre l'orario di attività d'insegnamento confinando i laboratori ad attività facoltative ed a pagamento. In fondo a questa strada vi è la fine della scuola pubblica che diventerà la scuola di chi non può pagarsi la scuola privata. Il diritto all'istruzione sta diventando merce da acquistare: ognuno compra secondo la portata delle proprie tasche".


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