Messaggero Veneto-I maestri possono fare i presidi

Le condizioni: devono essere laureati e di ruolo. Nessun ribaltone però nelle graduatorie
I maestri possono fare i presidi
Il tribunale di Pordenone ha accolto un ricorso

Giustizia è fatta per i maestri laureati e di ruolo, finora esclusi dal carosello degli incarichi annuali su presidenze libere. La sentenza del tribunale di Pordenone pronunciata il 7 agosto dal giudice Monica Velletti ha accolto il ricorso contro l'esclusione dalle graduatorie prevista da una disposizione del ministero dell'Istruzione, già impugnata e vinta a suon di battaglia legale in tante province italiane.
Poteva essere un ribaltone per le assegnazioni di sede già effettuate dal direttorato regionale in provincia, ma i punteggi bassi delle ricorrenti maestre laureate Altinier e Piovesan manterranno lo status quo nelle supplenze 2003-2004 per le 14 dirigenze vacanti del Pordenonese. A Udine e Gorizia sono invece saltati già due incarichi dopo il verdetto del giudice che ordina l'integrazione degli elenchi dei Csa (ex provveditorati). Vittoria per tutti i maestri laureati e del sindacato Cgil scuola che ha assegnato mandato allo studio legale Rovere-Pili di Pordenone per il contenzioso dei precari di lusso, con aspirazioni dirigenziali.
"Un importante risultato '#8212; commenta il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese '#8212;, anche se dispiace vedere come nella scuola si proceda ormai soltanto a colpi di ricorsi per ottenere l'applicazione di regole giuste, equilibrate. Si tratta di una vittoria senza conseguenze pratiche immediate, ma importante per ribadire il diritto ai docenti elementari laureati di ottenere incarichi di supplenza su dirigenze vacanti in istituti comprensivi e direzioni didattiche. La sentenza arriva nel clima ferragostano e siamo pronti a fornire ogni dettaglio e consulenza a tutti gli iscritti: la sede Cgil scuola non va in ferie".
Chiara Benotti