Messaggero Veneto/Friuli: Scuole al verde, è stato di agitazione
Cgil, Cisl e Uil hanno indetto la protesta e inviato un documento ai prefetti e al direttore regionale. Previti: «Situazione al collasso»
Negli istituti i fondi destinati agli insegnanti incaricati di sostituire i titolari assenti per malattia sono esauriti
A risentirne è soprattutto l’offerta formativa: spesso i ragazzi perdono ore di lezione
È emergenza anche nelle scuole isontine per l’impossibilità di pagare i supplenti. I fondi destinati agli insegnanti incaricati di sostituire i titolari assenti per malattia sono infatti terminati, con il risultato che si cerca di coprire le ore dirottando i docenti non impegnati in altre lezione. A risentirne è l’offerta formativa, dal momento che spesso i ragazzi perdono ore di insegnamento, con tutte le inevitabili conseguenze. A lanciare il grido d’allarme è la Uil scuola, che assieme agli altri sindacati ha inviato un documento ai prefetti e al direttore scolastico regionale, Ugo Panetta, per proclamare lo stato di agitazione.
Il problema della mancanza di fondi per i supplenti non è certo una novità, anzi si trascina da almeno quattro o cinque anni. La situazione ora è però arrivata al collasso, dal momento che per l’anno scolastico in corso il ministero dell’Istruzione ha tagliato i fondi. L’impossibilità di chiamare sostituti in caso di malattia o di assenze prolungate dei titolari comporta travasi degli studenti in altre classi, uscite anticipate o l’utilizzo di personale che non dovrebbe fare lezione. È quanto accaduto anche in alcuni istituti tecnici della provincia, segnala Ugo Previti, segretario provinciale della Uil scuola: «È successo che alcuni dirigenti convogliassero nelle aule i docenti tecnici-pratici, incaricati del lavoro in laboratorio. Di conseguenza sono stati lasciati soli gli ingegneri, cosa illegale, dal momento che specialmente nelle scuole tecniche è richiesto che vi sia più di una figura a occuparsi delle varie attività, per evitare che si verifichino situazioni pericolose. In altri istituti, fortunatamente non dell’Isontino, è accaduto anche che fossero dirottati a seguire le classi scoperte gli insegnanti di sostegno. Il problema riguarda le scuole di ogni ordine e grado, ma in modo particolare le elementari, dal momento che la frequenza è più assidua e il docente supplente deve essere chiamato fin dal primo giorno».
A pagare le conseguenze sono gli studenti stessi, dal momento che la mancanza di supplenti ha contraccolpi pesanti per l’offerta formativa: «In molte scuole vorrebbero utilizzare il fondo d’istituto, che invece è destinato al personale. Dopo diversi anni siamo arrivati al tracollo, nel senso che il colpo di grazia è stato dato dall’ulteriore taglio dei finanziamenti. A risentirne è la formazione: le classi sono coperte dirottando insegnanti di altre sezioni, ma se non sono della stessa materia del docente assente finisce che gli alunni perdono ore di lezione. Per questo abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione, dopo aver inviato una lettera ai prefetti e al dirigente scolastico regionale».
È prevista per la prossima settimana la riunione a Trieste in cui saranno definiti gli organici delle scuole medie, e anche a tal proposito Previti esprime la propria preoccupazione: «Non vorrei che a Gorizia ci fosse un tasso di alunni per docente diverso rispetto a quello delle altre province. Siamo in un momento di crisi, e le percentuali devono più che mai essere le stesse per tutti. Posso assicurare che faremo tutto il possibile per evitare che questo si verifichi e per tutelare gli alunni e gli insegnanti».
Francesca Santoro