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Messaggero Veneto-Friuli-Nessuno è stato privilegiato

"Nessuno è stato privilegiato" Il dirigente scolastico replica alle critiche dei sindacati e dei precari sulle graduatorie di PAOLO MOSANGHINI Valerio Giurleo sostiene che le nomine relative ...

27/08/2002
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MessaggeroVeneto

"Nessuno è stato privilegiato"
Il dirigente scolastico replica alle critiche dei sindacati e dei precari sulle graduatorie

di PAOLO MOSANGHINI
Valerio Giurleo sostiene che le nomine relative alle supplenze fin qui fatte non sono in discussione. Nonostante i Tar del Lazio e dell'Umbria abbiano emesso una sentenza di sospensiva nei confronti del lavoro svolto dai Centri servizi amministrativi delle Province di quelle regioni, il dirigente della scuola sostiene che a Udine e in provincia non ci sarà alcuna ripercussione per il momento.
Quanti sono, eventualmente, i docenti specializzati interessati alla revisione delle graduatorie?
"Il personale che potrebbe essere coinvolto nella revisione del punteggio non supera le 50 o al massimo 60 unità. Ma si tratta di differenze di due o tre punti che non sovvertirebbero nulla ai fini della formazione della graduatoria".
Ma può spiegare che cos'è successo e cosa viene contestato?
"Abbiamo dato un punteggio aggiuntivo agli insegnanti specializzati del Siss, tenendo conto del periodo in cui insegnavano e non frequentavano i corsi. Ma se dal punto di vista giuridico a questi insegnanti sono riconosciuti l'anzianità, il pagamento dei contributi e altro ancora, perché questo non deve valere anche ai fini della carriera scolastica?".
Lo dica lei se deve valere e perché.
"I punteggi non dovrebbero essere tolti, intanto non vanno a sovvertire le posizioni in graduatoria, come tengo a ribadire. Secondo me questo modo di calcolare il punteggio non ha tanto inciso sulle nomine quanto invece potrebbe aver portato qualche malumore sulla scelta della sede".
Secondo lei, dunque, non è stato commesso alcun pasticcio.
"Una parte del sindacato si augurava che le operazioni venissero rifatte, ma è una questione tecnica e dal punto di vista prettamente amministrativo".
È una polemica che potrebbe compromettere l'avvio dell'anno scolastico?
"Queste cose accadono da agosto all'inizio dell'anno scolastico perché è un evento che coinvolge migliaia di persone e non è pensabile che una questione che appunto interessa migliaia di persone possa essere condizionata da qualcuno".
C'è però una sentenza del Tar.
"L'esecuzione di una sentenza del giudice amministrativo rimane sempre nell'ambito dell'amministrazione".
Intanto proseguono le nomine dei presidi per coprire le ultime cattedre rimaste a disposizione.
"E nonostante questo l'ufficio del Csa continua a dare assistenza a questi presidi che non ce la fanno; c'è stata discontinuità e questo non per colpa del Centro servizi amministrativi".
I precari hanno detto che questo modo di compilare le graduatorie e di fare le nomine ha privilegiato alcune categorie e non altre.
"Tutto il procedimento è concorsuale e regolato da graduatorie con punteggi e titoli. Non c'è stato alcun privilegio per chi ha conseguito l'abilitazione e non insegnava".
Quali sono secondo lei in questo momento i problemi della scuola friulana?
"I nodi della scuola in Friuli sono legati al problema nazionale della riforma. Il Friuli-Venezia Giulia è una regione che può sicuramente avviare una sperimentazione, come auspicato dal ministro della pubblica istruzione, in tema di riforma scolastica.
E cioè?
"Come l'anticipazione delle iscrizioni alle materne e alle elementari, per esempio, in regione ci sono già alcune scuole materne che accettano i bambini con meno di tre anni. Esiste anche la possibilità di operare in materia di istruzione e di formazione professionale cercando di integrare i due settori al fine di combattere il fenomeno della dispersione scolastica e quindi di dare risposta al mondo del lavoro e dell'imprenditoria senza dimenticare che l'attuale sistema è rigido e bisogna renderlo più flessibile".
Nessuna scuola friulana ha chiesto di poter partire con la sperimentazione voluta dal ministro Moratti.
"Ci sono alcune regioni che su questo tema hanno siglato un protocollo d'intesa con il ministro sui temi caldi della riforma e spero che il prossimo anno anche in Friuli-Venezia Giulia sia possibile elaborare un progetto con i requisiti necessari perché sia in atto una vera sperimentazione nei luoghi dove la si può fare".



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