Messaggero Veneto: Classi sovraffollate, il sindacato non ci sta
Il vertice con la dirigente regionale non ha soddisfatto la Cgil. «Su organici e posti tagliati non sono giunte risposte»
«Inutile l’incontro in Provincia con la dirigente regionale della scuola Daniela Beltrame». Hanno sparato a zero i sindacalisti Flc-Cgil Adriano Zonta e Gianfranco Dall’Agnese sul tavolo di confronto aperto in sala giunta, nel palazzo di largo San Giorgio. Posizioni distanti sugli organici 2010-2011 nel faccia a faccia, organizzato dall’assessore provinciale all’Istruzione, Giuseppe Bressa, con il vice presidente Eligio Grizzo e i sindacati unitari confederali con Gilda e Snals.
«Abbiamo assistito a una lezione teorica sulla riforma Gelmini e la sua bontà - hanno preso la mira i cigiellini -. Ci ha accusato di allarmismo: lo dicano i Comitati genitori, dove sta andando a finire la qualità della scuola con i tagli da macelleria sugli organici. La lotta andrà avanti e mobiliteremo il personale ausiliario, tecnico e amministrativo Ata che soffre un taglio di 45 posti. Sit-in a Trieste entro fine mese».
Zonta e Dall’Agnese hanno smontato le tesi della Beltrame sul rapporto virtuoso tagli-qualità-risparmio della spesa pubblica. «Nel pordenonese mancano 8 classi a tempo pieno nelle primarie - hanno tirato la riga del meno, nel dopo incontro -. Dove sono concesse, utilizza le compresenze dei docenti che non promettono continuità per i prossimi anni scolastici. La Beltrame ha promesso la quinta sezione dell’infanzia in via Beata Domicilla a Pordenone e nel plesso di Prodolone, nel Sanvitese: perché non l’ha concessa prima?».
Punti di vista opposti. «Chiediamo alla Beltrame di rispondere sulle classi sovraffollate nell’Ipsc Flora di Pordenone - è la stilettata -. Quattro prime classi con 102 alunni, in settembre e 7 portatori di handicap: 2 per classe, cioè fuorilegge». Sul personale Ata è sfida aperta. «Perché un posto di bidello a Pordenone è calcolato in organico in proporzione a 55 alunni - sono i numeri in organico 2010-2011 -, mentre sono 47 a Udine e 49 a Trieste e Gorizia?».
Questioni ancora aperte: il piano dei trasporti (nuovi orari di lezione della riforma Gelmini e problemi per i pendolari), l’assegnazione logistica delle strutture per le superiori cittadine (Leopardi-Majorana, Ipsc Flora e Isa Galvani divisa tra Cordenons e Pordenone) e il fattore irrisolto delle palestre carenti. A fine riunione, Zonta e Dall’Agnese hanno fatto tappa in Prefettura. (c.b.)