Messaggero Veneto: Classi sovraffollate, 7 su 10 sono fuori norma
Stipati fino a 31 alunni. La Cgil: «Pronti a chiamare Azienda sanitaria e vigili del fuoco»
Violate le leggi che impongono 2 metri quadrati per allievo e un massimo di 26 presenze prof. compresi E mentre il ministero taglia gli organici delle cattedre, nelle aule si fa sentire il problema della sicurezza
«Sono fuori legge 7 classi su 10 nelle materne e superiori». La denuncia viene dal sindacato Flc Cgil e riguarda aule sovraffollate e cattedre, invece, in carenza d’organico. La scuola che “scoppia” è l’effetto boomerang della riforma Gelmini.
«L’aumento del numero degli alunni infrange le norme sulla sicurezza del 1992 – hanno detto gli esponenti della Cgil Adriano Zonta e Gianfranco Dall’Agnese -. Quelle norme impongono uno spazio di 2 metri quadrati per ciascun allievo e un tetto massimo di 26 persone in ogni aula, docenti compresi».
Ci sono 31 studenti in aula in due prime classi nel liceo Le Filandiere a San Vito al Tagliamento. «Abbiamo classi prime di 29 iscritti» ha segnalato Francesco Andreoli, dirigente del liceo scientifico Grigoletti di Pordenone e nel Leopardi-Majorana il boom di iscrizioni al classico ha infilato tra i banchi di un’aula una media di 27-28 studenti per classe. Nelle sezioni d’infanzia cittadine si conta una media di 28 bambini in aula.
A monte c’è la necessità di risparmiare a ogni costo: i tagli alle classi delle realtà urbane sono nel bilancio degli organici 2010-2011. Nell’era pre-Gelmini, il ministro di viale Trastevere che i precari Cobas chiamano “mani di forbice”, c’erano gli sdoppiamenti di classi e le nomine di altri insegnanti.
Il punto 5 nel decreto ministeriale datato 1992 prevede il massimo affollamento ipotizzabile fissato in aula: 26 persone. La responsabilità delle super-classi pesa sulle spalle dei dirigenti scolastici. «Chiederemo ai capi di istituto il censimento classe per classe dopo l’avvio delle lezioni – è l’obiettivo di Zonta -. Di fronte alle aule fuori legge, partiranno le segnalazioni ai vigili del fuoco e all’Ass 6, perché il problema è anche il debito di ossigeno».
Meno spazi per respirare e muoversi, nelle aule in cui gli studenti sono stretti come sardine. «Va meglio nelle scuole primarie con due classi su 10 sovraffollate – ha monitorato a braccio la situazione negli organici ancora fluidi, Dall’Agnese -. Nelle medie ci troviamo di fronte a 3 classi su 10 in esubero di scolari». I casi agli antipodi abbassano la media generale: per esempio, una prima classe “salvata” nel liceo Torricelli di Maniago ha 14 iscritti. Numeri bassi, con 14 o 15 alunni, in due classi quarte nell’ex-Flora di Sacile. Il minimo storico è nell’Ipsia Della Valentina che, sempre a Sacile, conta nelle due classi quarte e quinte un totale di 13 alunni sui registri d’aula. Per l’appello servono pochi istanti, mentre nei licei i professori non riescono a memorizzare i nomi degli studenti... prima di Natale.
Chiara Benotti