Messaggero Veneto-Cgil, funerale dell'istruzione statale

Cgil, funerale dell'istruzione statale
Simbolica manifestazione di protesta organizzata venerdì al centro studi

Cgil scuola promette spettacolo per il 'de profundis' all'istruzione pubblica statale, di cui ha dato già il fatale annuncio dopo il colpo di grazia assestato dalla finanziaria 2003. Caso unico nella storia della scuola pubblica, nata dall'Italia unita dell'Ottocento e finita tra le ceneri dell'ultima manovra economica del terzo millennio, la cerimonia funebre è fissata il 24 gennaio dalle 17 in poi a Pordenone. Annunciati dalla febbrile attesa di un funerale-spettacolo, si attende in piazza il can can mediatico nazionale (si sussurra sulla presenza di qualche star della tivù) e il cordoglio senza risparmi di migliaia di cittadini, docenti, studenti e Ata in corteo tra drappi neri e fiaccole per piangere 'il caro estinto', salassato dai tagli alle risorse e altri virus letali che i cigiellini elencano nel referto del decesso.
"Annunciamo affranti che la scuola pubblica italiana si è spenta colpita da una 'tremontite' fulminante e da una grave forma di 'morattite' cronica '#8212; spiega il decesso il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese '#8212;. La fine è giunta con la sottrazione di 300 milioni di euro per la dotazione finanziaria delle scuole statali della finanziaria 2003, da zero euro per i futuri contratti, dalla riduzione dei fondi per pagare il personale precario, da zero euro per edilizia scolastica e autoaggiornamento docente, infine riduzione delle risorse per la legge 440. A contraltare, milioni di euro donati alle scuole paritarie, che già nel triennio 2001-2003 hanno ricevuto 1.564 milioni di euro e 90 milioni di bonus. Conseguenza di tutto questo sarà la drastica riduzione dell'offerta formativa, 40 mila docenti e 35 mila Ata in meno nel prossimo triennio e, cristianamente, la riduzione di migliaia di docenti di sostegno per gli alunni disabili".
Il programma del funerale-spettacolo è dettagliato: alle 17 attesa del feretro (bara in legno appositamente realizzata) al centro studi di Pordenone e deposizione di lumini accesi davanti alle scuole. Partenza del corteo alle 17.30 per attraversare corso Garibaldi e corso Vittorio, poi alle 18 orazione funebre in piazzetta Municipio. Dal funerale alla resurrezione successiva, è la speranza sottesa al folclore del rito cigiellino, che ha la forza di un esorcismo capace di fare storia. Perché la scuola statale deve vivere. "Celebriamo il funerale per dare lunga vita alla scuola '#8212; spiega Dall'Agnese '#8212; e dopo le esequie, passeremo alle assemblee in tutte le scuole. Da febbraio apriremo il confronto sul piano concreto numerico degli organici docenti e Ata proposti dal ministero dell?istruzione per il prossimo anno scolastico". (c.b.)