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Messaggero Veneto-Cgil: controllo politico sulla scuola regionale

Cgil: controllo politico sulla scuola regionale UDINE '#8211; "Un profondo conoscitore della scuola regionale e dei suoi bisogni. Una persona colta, preparata, sempre disponibile. Un ...

27/09/2002
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MessaggeroVeneto

Cgil: controllo politico sulla scuola regionale

UDINE '#8211; "Un profondo conoscitore della scuola regionale e dei suoi bisogni. Una persona colta, preparata, sempre disponibile. Un grande uomo". É il ritratto di Bruno Forte, il dirigente scolastico regionale che il ministero della Pubblica istruzione ha deciso di sostituire. Lo hanno tracciato i rappresentanti regionali di Cgil, Cisl e Snals: forze sindacali con le quali Forte nei mesi passati si è più volte scontrato sui temi della riforma scolastica.
La Cgil scuola intravede in questo passaggio di consegne "l'inizio dell'era del controllo politico della gestione amministrativa", come fa notare il segretario regionale Antonio Luongo che subito aggiunge: "É finita l'era dell'imparzialità dell'amministrazione. Arretra la prospettiva dell'autonomia scolastica e di un'amministrazione scolastica dialogante con chi governa il territorio. Altro che scuola regionale e devoluzione alle Regioni di competenze in materia di istruzione. Così si ritorna indietro alla scuola governata dalle circolari ministeriali".
Anche Antonio Bassi, segretario regionale della Cisl, ritiene che Forte abbia scontato le difficoltà legate alla fase di avvio della riforma. "Con il direttore scolastico - racconta - abbiamo instaurato un ottimo rapporto sul piano personale. Nonostante ciò, il confronto a livello istituzionale non è stato facile". Bassi infine, pur riconoscendo "le indubbie competenze di Forte in ambito didattico ed educativo" auspica che "il futuro dirigente dia un'impronta più decisa al governo della scuola regionale". "In Friuli Venezia Giulia '#8211; continua Emilio Fatovich dello Snals -, una terra dalle anime molteplici, è difficoltoso attuare una riforma complessa come quella scolastica. Forte ha cercato di adempiere a questo compito e ha saputo offrire un valido contributo culturale. Sui temi organizzativi, però, ci sono state diverse difficoltà. Avrebbe dovuto cercare maggiore condivisione sulla sperimentazione scolastica ed evitare di accelerare le procedure per l'insegnamento delle lingue minoritarie".
Sul cambio della guardia al vertice della direzione interviene anche la Lega nord con Claudio Violino, Matteo Bortuzzo e Maurizio Franz: "E' assurdo - dicono - cambiare quando le cose vanno bene. Sarebbe un fatto grave. Bisogna invece garantire la continuità nella direzione scolastica regionale e in questo senso abbiamo già sottoscritto una mozione". A sostegno di Forte anche il presidente della consiglio provinciale di Udine, Fabio D'Andrea, che chiede alla Moratti di confermare l'attuale dirigente scolastico che, a suo giudizio, "rappresenta una garanzia per tutte le componenti del mondo della scuola".
Anna Rosso


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