Messaggero Veneto-anche lo snals contesta la Moratti

Il sindacato è preoccupato per la carenza delle risorse

La segreteria provinciale dello Snals contesta il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti che ha annunciato tagli nel mondo della scuola. Mantiene, infatti, lo stato di mobilitazione di tutto il personale della scuola. Il segretario provinciale, Emilio Fatovic, resta dell'avviso che le dichiarazioni del ministro non presentano elementi di novità visto che non quantificano le risorse per il piano pluriennale e di quelle aggiuntive per il 2003.
Detto questo Fatovic sottolinea che la Moratti insiste particolarmente sul problema finanziario e sul fatto che la spesa per l'istruzione deve essere posta 'sotto controllo'. "Nei giorni scorsi - si legge in una nota dello Snals - il ministro ha ribadito che non saranno effettuate nuove assunzioni con decorrenza economica dall'1 settembre 2002, pur non escludendo che possano esservene in corso d'anno. Con riferimento al bando di concorso per dirigenti scolastici, il ministro ha confermato che l'orientamento prevalente è quello di emanare al più presto il bando di concorso per 1.500 posti, destinato ai presidi incaricati triennalisti. Infine, relativamente alle sperimentazioni avviate o in procinto di essere avviate con le Regioni, il ministro ha sostenuto che esse sono coerenti con la legge delega presentata dal Governo in Parlamento".
Nell'illustrare la posizione della Moratti, Fatovic sottolinea la mancanza di impegni precisi per le assunzioni a tempo indeterminato del personale docente ed Ata, mentre per il concorso dei dirigenti scolastici si è garantito solamente lo sblocco delle procedure concorsuali per i presidi incaricati triennali.
Non a caso il presidente provinciale dello Snals si dice preoccupato per la posizione del Governo che a parole dice di porre la scuola al primo posto nella scala delle priorità, in realtà non ha ancora trovato le risorse necessarie ed in particolare quelle per il nuovo contratto, da inserire nella Finanziaria 2003.
E' stata decisamente contestata la concezione che vede nel Miur un "centro di sperpero" di denaro pubblico ed espresso un netto rifiuto verso la politica dei tagli degli organici, sottolineando come le mancate nuove assunzioni a tempo indeterminato siano un duro colpo alle legittime aspettative del personale precario, nonché al diritto degli studenti ad avere un corpo docente stabile.
Pure le sperimentazioni di nuovi modelli di sistema scolastico - è notizia di questi giorni che anche la Regione Friuli Venezia Giulia ha firmato un patto con il Miur allo scopo di avviare una sperimentazione ispirata al modello del Trentino-Alto Adige - non convincono lo Snals che sta verificando la legittimità dell'iniziativa e la sua coerenza con l'impianto della legge delega di riforma della scuola