Messaggero-Umbria-Tagli e scrutini agitano la scuola
Duecento professori di ruolo perdono la cattedr, precari sul piede di guerra in attesa delle graduatorie Tagli e scrutini agitano la scuola Fine anno con il batticuore: valanga di ricorsi, è caos a...
Duecento professori di ruolo perdono la cattedr, precari sul piede di guerra in attesa delle graduatorie
Tagli e scrutini agitano la scuola
Fine anno con il batticuore: valanga di ricorsi, è caos alle Elementari
di SELENIO CANESTRELLI
PERUGIA - Ultimi giorni di scuola, con la tensione che sale alle stelle. Gli esami di maturità alle porte infiammano la polemica sui tagli dei docenti e sulle mancate immissioni a ruolo. Ma non solo: i sindacati lanciano altri segnali di malcontento e si preparano a proclamare, per metà giugno, lo stato di agitazione.
Scrutini con il batticuore, quindi, e tanti professori che dovranno imboccare la strada del riposo forzato, dopo che il Ministero ha inserito oltre 200 insegnanti umbri nella lista nera dei perdenti cattedre. Uno smacco anche per i precari della scuola, che ora vedranno centinaia di "colleghi" di ruolo fare la fila al loro posto per accaparrarsi le ultime classi disponibili per supplenze annuali. E dopo la questione "tagli" esplode anche quella che coinvolge le scuole elementari. In questo caso, dopo la riapertura dei termini delle iscrizioni alla prima classe (per bambini sotto i sei anni di età), denuncia Giuliana Renelli, della Cgil scuola di Perugia, "si preannunciano forti scontri. Gli insegnanti sono in ansia per l'applicazione della riforma, che di fatto attende ancora le deleghe per il decollo. Una situazione che rischia di bloccare tutto, in quanto non ci sono i tempi tecnici per organizzarsi al meglio".
Intanto, oltre 5 mila insegnanti sono con il fiato sospeso, aspettando la pubblicazione delle graduatorie permanenti provinciali. Gli elenchi sono attesi tra il 10 e il 20 giugno e già sembrano pronti decine di ricorsi, soprattutto da parte dei precari Siss, quelli che hanno frequentato le scuole di istruzione superiore.
Sul piede di guerra, per via delle immissioni a ruolo fantasma, anche lo Snals, che annuncia, assieme ad altre sigle sindacali, una grande manifestazione a Roma il prossimo 16 giugno. "Anche quest'anno - dice Maurizio Maio, dello Snals Perugia - si rischia di stabilizzare pochissimi precari; il meccanismo giuridico delle assunzioni è tale da non permettere le immissioni attese da tempo ed a centinaia. Probabilmente verrà proclamato presto lo stato di agitazione e una mobilitazione in massa degli insegnanti, decisi a pretendere una scuola di qualità".