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Messaggero-Rieti-Nuovo contratto in alto mare

Docenti e personale Ata della scuola attendono di ricevere arretrati e adeguamenti di stipendio promessi dal Ministro Nuovo contratto in alto mare Il problema del personale At...

03/07/2003
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Il Messaggero

Docenti e personale Ata della scuola attendono di ricevere arretrati e adeguamenti di stipendio promessi dal Ministro
Nuovo contratto in alto mare
Il problema del personale Ata continua ad essere uno dei più spinosi del mondo della scuola. E' di ieri la notizia che è stato sottoscritto tra sindacati e amministrazione il contratto collettivo decentrato regionale concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale Ata, ma sui ritardi nella corresponsione di stipendi aggiornati e arretrati, non c'è ancora soluzione.
"Ci giungono in questi giorni proteste e richieste d'informazioni in merito alla mancata attuazione del nuovo contratto nazionale della scuola ed al conseguente aggiornamento degli stipendi cui è collegata la corresponsione degli arretrati - spiega Luciano Isceri, segretario provinciale dello Snals - malgrado siano passati quasi quaranta giorni dalla sigla dell'accordo, avvenuta il 10 maggio scorso. Il Governo non ha ancora provveduto ad esprimere il prescritto parere previsto dalla legge. Ne è risultato, di fatto, il blocco d'ogni procedura e si sono disattese le legittime speranze del personale insegnante e di quello Ata circa il pagamento degli arretrati e l'aggiornamento delle competenze che doveva avvenire prima delle ferie estive. Il segretario regionale Fedele - aggiunge ancora Isceri - è intervenuto telegrafando sia al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che al ministro Moratti ed a quello della Funzione Pubblica Mazzella, sollecitando l'adempimento dei loro obblighi, ma fino ad ora dall'esecutivo non è arrivata alcuna risposta".
"Se si pensa che il contratto è stato siglato dopo decine di manifestazioni ed alcune giornate di sciopero - afferma ancora Isceri - e quasi due anni di difficile trattativa e che ha soddisfatto il Governo ed un pò meno i sindacati, che in ogni modo lo hanno per gran parte condiviso, non c'è motivo di ritardare nella sua applicazione, a meno che non ci sia la copertura finanziaria, cosa che non voglio neanche pensare. In un primo tempo - afferma il segretario dello Snals - si era parlato d'immediata applicazione. In questo senso si era espresso il ministro Moratti che aveva promesso l'erogazione dei benefici economici già dal mese di luglio, ma stiamo registrando il mancato rispetto di quanto si era fatto intendere ad oltre un milione di dipendenti".


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