Messaggero-Rieti-, 600 precari presidiano ancora l'ex Provveditorato

Dopo la sentenza del Tar del Lazio
Scuola, 600 precari presidiano ancora l'ex Provveditorato
di MARISA GERVASI

Hanno dipinto un grande striscione con la parola 'I Tar Tassati', poi hanno cominciato a presidiare l'ex Provveditorato agli studi e, dopo la pausa di ieri, lunedì torneranno di nuovo alla carica. I precari della scuola, quelli per intenderci che hanno conseguito la vecchia abilitazione e che soprattutto hanno al loro attivo parecchi anni di insegnamento, alzano la voce e chiedono di essere ascoltati. Il loro timore è che dopo la sentenza del Tar del Lazio (il Tribunale amministrativo regionale ha dato ragione alla richiesta dei precari Ssis di annullare quei famosi 18 punti concessi dal ministro Moratti come compensazione ai 'vecchi' precari) il Csa di Rieti si affretti a chiudere la partita con eccessiva celerità, al contrario di quanto stanno facendo nel resto d'Italia.
"Non possiamo che essere perplessi di fronte alla velocità con cui il Csa di Rieti sta svolgendo le pratiche di rifacimento delle graduatorie - dice Elisabetta Galassetti, portavoce dei circa 600 precari che temono di perdere il posto di lavoro - Purtroppo ci troviamo di fronte all'esatto contrario di quanto sta avvenendo negli altri Csa dove si procede con cautela in attesa di un'ulteriore circolare ministeriale. La nostra impressione è che abbiano già deciso tutto sulla nostra pelle e sulle nostre cattedre".
Già, perchè di posti di lavoro si tratta e dunque c'è poco da scherzare. Ed ecco perchè domani mattina saranno di nuovo davanti all'ex Provveditorato agli studi per protestare. "Il problema dei precari è molto grave - commenta Roberto Melchiorre, segretario provinciale Uil scuola - Non è accettabile che le regole vengano cambiate continuamente, né può passare sotto silenzio il privilegio riconosciuto ai Ssis solo perchè provengono dalle scuole superiori di specializzazione. La Uil ha già interpellato i suoi legali per presentare ricorso ma i tempi sono ristretti per cui non ci sono grandi speranze di successo. Intanto fra 4-5 giorni al massimo faranno le nomine e allora sarà davvero tardi intervenire, almeno per l'anno in corso. Insieme a Cgil, Cisl e Snals abbiamo concordato di fare pressione sul ministro Moratti perchè riveda il sistema dei punteggi in modo da riequilibrare la bilancia tra precari con vecchia abilitazione e quelli con la nuova".