Messaggero-Pesaro-Promossa l'autonomia, bocciata la Moratti
Promossa l'autonomia Bocciata la... Moratti di FABIO TROVARELLI PESARO - La palestra del Liceo Scientifico è gremita di studenti per la discussione in corso: Riforma Moratti, Legge Delega, Legg...
Promossa l'autonomia
Bocciata la... Moratti
di FABIO TROVARELLI
PESARO - La palestra del Liceo Scientifico è gremita di studenti per la discussione in corso: Riforma Moratti, Legge Delega, Legge Finanziaria 2003 e autonomia scolastica sono i problemi all'ordine del giorno. Andrea Mancini, rappresentante di istituto, è seduto al centro del tavolo degli ospiti: Maria Pia Gennari, Assessore all'Istruzione, Luigi Mungo, Cgil, Fulvio Mazzoni, Cisl e il professor Fabrizio Foschi. "Da tempo ormai abbiamo analizzato un collettivo d'analisi del testo della Riforma - spiega Mancini -, abbiamo lavorato insieme ai professori per approfondire l'argomento. Questo, diciamo così, è l'atto finale di tutto il nostro itinerario". Si parte subito con la questione del decentramento amministrativo, col quale le Regioni dovrebbero essere responsabilizzate su alcune competenze gestionali. "Ma è anche la legge sull'autonomia che da un'altra picconata al centralismo che ingabbiava la vecchia scuola - ricorda Fabrizio Foschi - ogni scuola adesso deve provvedere a stilare il Pof (piano d'offerta formativa) per orientare meglio gli studenti sulle loro aspettative". Ma la questione più scottante è la Riforma Moratti che mette mano al riordino dei cicli, ai piani di studio e alla formazione della classe docente. "La scuola deve diventare un sistema integrato sul territorio, in stretta relazione con gli enti locali", e subito si alza la protesta dei finanziamenti negati dal governo centrale: "Oltre a garantire una cultura della legalità e un sapere critico, si dovrebbe far fronte anche a problemi concreti, come ai 3144 disabili che le nostre strutture ospitano e alle varie funzionalità interne", chiarisce l'assessore Gennari. Fabrizio Foschi tende a precisare che "la nostra scuola deve portare a titoli spendibili all'interno dell'Unione Europea, ma i nostri studenti sono i meno preparati, soprattutto sul piano linguistico". Luigi Mungo a riguardo ricorda che le uniche "glorie" del nostro sistema scolastico erano le materne e le elementari e "questa Riforma va ad intaccare anche quel poco che avevamo da difendere". Il problema politico riguarda invece la democraticità della discussione in corso. "Con la legge Delega - continua Mungo - non si lascia abbastanza spazio alle componenti parlamentari di discutere. Maggioranza e opposizione non dialogano. Noi della Cgil la reputiamo anticostituzionale e faremo ricorso". L'assessore Gennari tenta subito di smorzare i toni, ma sottolinea che in democrazia l'arco parlamentare chiamato a legiferare dovrebbe essere in effetti il più largo possibile: "Sull'incostituzionalità della legge Delega, comunque, non voglio sbilanciarmi".