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Messaggero-Pesaro-Erano mille e sono tornate indietro

Erano mille e sono tornate indietro Restituite per protesta le agende inviate ai docenti dalla Moratti di LAURA CAPUANO Mille agende, molte delle quali ancora incellofa...

27/02/2004
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Il Messaggero

Erano mille e sono tornate indietro
Restituite per protesta le agende inviate ai docenti dalla Moratti
di LAURA CAPUANO

Mille agende, molte delle quali ancora incellofanate, per una mezza dozzina di scatoloni. E' quanto ieri mattina recapitato negli uffici del Provveditorato agli studi. Le agende sono quelle che il ministro Letizia Moratti aveva provveduto a inviare all'inizio dell'anno scolastico a docenti, dirigenti, direttori amministrativi e personale Ata allo scopo di informarli '#8211; si legge nelle due pagine di introduzione firmate dal ministro - sulla riforma "in atto". A compiere l'irrituale sfacchinata un gruppo di agguerriti rappresentanti della Cgil Scuola di Pesaro e Urbino. L'intenzione era quella di consegnarle direttamente nelle mani, si fa per dire, della professoressa Maria Luisa Gaudiano, dirigente del grigio centro amministrativo sito sulla statale Adriatica. Ma l'accesso all'ascensore è stato loro sbarrato (per "uso improprio" è stata la giustificazione) e così i pesanti cartoni con le agende color verdino della Moratti sono stati scaricati nell'atrio e lì accatastati in un angolo. Una sola agenda è riuscita a guadagnare i piani alti per approdare simbolicamente sulla scrivania della Gaudiano. A portala, accompagnata dalle relative rimostranze, Luigi Mungo, segretario provinciale della Cgil Scuola, che con la Gaudiano ha infatti intrattenuto un colloquio a porte chiuse durato una mezz'ora. Sotto, nell'ingresso, il resto della delegazione della Cgil spiega che questo tipo di protesta sta avvenendo un po' in tutta Italia. Anzi. Da molte altre parti, specie nei centri maggiori, operazioni del genere sono già state compiute diversi mesi fa. "Qui '#8211; dicono '#8211; abbiamo fatto le cose con calma, coi tempi della provincia". Ma c'è anche, raccontano, chi ha preferito evitare la faticaccia e ha più semplicemente rinviato le agende al mittente. Ossia al ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. "Non è una cosa organizzata. E' una protesta spontanea che è avvenuta un po' ovunque. Noi abbiamo fatto solo da centro di raccolta. Addirittura delle scuole intere hanno girato il pacco così come l'hanno ricevuto", spiega Daniela Barbaresi della segreteria della Cgil. "Un milione e mezzo di agende '#8211; lamenta - stampate dal ministero a spese delle risorse destinate alla scuola per propagandare una riforma che nessuno vuole, nessuno ha discusso". "Abbiamo chiesto alla Gaudiano che le mille agende che abbiamo portato vengano restituite al ministero competente, non che vengano riconsegnate ad altri soggetti, così come potrebbe anche essere", fa sapere Mungo una volta terminato il suo faccia a faccia con la Gaudiano. La quale, interpellata pochi minuti dopo, fa infatti a sua volta sapere che di rimandare le agende a Roma non se ne parla. "Ho preso atto e adesso comunicherò alla direzione regionale delle Marche che ho ricevuto dalla Cgil Scuola di Pesaro queste agende. So che è una cosa accaduta in tutta Italia e quindi sentirò come hanno fatto gli altri. Comunque sicuramente non verranno rispedite al ministero perché sono dei costi di cui non potrei giustificare i fondi".


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