Messaggero-Lombardia Formazione professionale,il Tar boccia la Moratti
Lombardia Formazione professionale,il Tar boccia la Moratti ROMA - Bocciata dal Tar l'intesa fra il ministro dell'istruzione Moratti e la Regione Lombardia, firmata il 3 giugno scorso, in materia ...
Lombardia Formazione professionale,il Tar boccia
la Moratti
ROMA - Bocciata dal Tar l'intesa fra il ministro dell'istruzione Moratti e la Regione Lombardia, firmata il 3 giugno scorso, in materia di istruzione e formazione. E' stata la Cgil scuola a presentare ricorso al tribunale amministrativo che l'ha accolta concedendo la sospensiva.
Con la firma del protocollo, spiega la Cgil, "si sanciva la possibilità, per i ragazzi della Lombardia, di evadere l'assolvimento dell'obbligo scolastico nel sistema di istruzione pubblico consentendo loro di frequentare, in alternativa, corsi nella formazione professionale privata. Ciò in netto contrasto con leggi del nostro Paese e con qualsiasi politica di attenzione ai diritti dei giovani".
La Cgil Scuola ha presentato ricorso al Tar "impugnando una convenzione tipo, sottoscritta fra il Centro di formazione professionale del Comune di Pavia e l'istituto professionale 'Cossa" della stessa città in applicazione dell'intesa regionale. Un'intesa, sempre secondo il sindacato, con la quale "il ministro anticipava, attraverso una sperimentazione, il progetto di riforma che prevede canali separati tra scuola e formazione professionale".
Ora, dopo questa decisione del Tar, la Cgil chiede "alla Direzione regionale del Ministero dell'Istruzione ed all'assessorato regionale all'istruzione che per i 33 corsi organizzati in Lombardia vengano profondamente modificate e riscritte le convenzioni che hanno dato vita ai corsi stessi, prevedendo una effettiva e reale integrazione e coinvolgimento dei docenti della scuola insieme agli operatori della formazione professionale, rispettando così sia le norme nazionali sull'obbligo scolastico sia le esperienze più significative attuate in questi anni in questa regione". Secondo la Cgil, infatti, "non è più possibile, dopo questa ordinanza del Tar Lombardia, che le convenzioni attualmente in corso, proseguano come sono state sottoscritte".