Messaggero-Ancona-I sorveglianti dei bimbi diventano lavapiatti:
Guerra delle mense, un altro fronte I sorveglianti dei bimbi diventano lavapiatti: rivolta contro il Comune Si complica il caso delle mense scolastiche. Dopo quello contro i g...
Guerra delle mense, un altro fronte
I sorveglianti dei bimbi diventano lavapiatti: rivolta contro il Comune
Si complica il caso delle mense scolastiche. Dopo quello contro i genitori, che protestano da mesi per la nuova organizzazione del servizio, si è aperto un altro fronte caldo per il Comune, impegnato in una dura trattativa sindacale con i rappresentanti del personale Ata, vale a dire gli ausiliari della scuola addetti alle mansioni di sorveglianza dei bambini e di servizio nelle cucine e nelle mense. Si tratta di circa 80 dipendenti statali che però svolgono numerosi compiti che vengono ordinati e remunerati dai circoli didattici e quindi dal Comune.
Il nuovo assetto del servizio di refezione nelle scuole cittadine impone da quest'anno a questi lavoratori mansioni molto più impegnative rispetto all'anno scorso. Il nodo della questione sono le cosiddette "funzioni aggiuntive", vale a dire quelle prestazioni professionali, diverse dal lavoro di sorveglianza, che il Comune richiede a questi dipendenti. Tali funzioni sono connesse alla nuova organizzazione delle mense e vanno dal carico e scarico dei pasti dai furgoni che li trasportano, alla predisposizione delle porzioni nei piatti, al servizio ai tavoli dei bambini, fino al lavaggio delle stoviglie.
Tra i sindacati (Cgil e Cisl-scuola) ed il Comune c'è stato un primo incontro per definire la remunerazione suppletiva spettante ai lavoratori per tali mansioni che vanno al di là di quelle normalmente previste. Le posizioni al momento sembrano molto distanti e, nel caso in cui non si arrivi ad un accordo, non è escluso che il personale Ata si rifiuti prossimamente di svolgere le funzioni aggiuntive. Ne deriverebbe un problema ulteriore per il Comune che si vedrebbe costretto ad affidare tali funzioni a ditte esterne, cosa che comporterebbe un considerevole aggravio di costi. La situazione sul fronte mense, quindi, continua ad essere piuttosto fluida anche perché, da parte loro, i genitori non sembrano voler allentare la presa. Dopo la manifestazione in piazza del 5 ottobre scorso i genitori sono infatti in attesa di mettere sul tavolo ulteriori carte.
M.Ben.