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Mess.Veneto-Un avvio incerto per le scuole Niente accoglienza dai bidelli

San Vito. L'amministrazione comunale cerca una soluzione per i bimbi che arrivano prima L'accordo viene studiato insieme con Casarsa Esiste la possibilità di far ricorso da settembre a un'...

17/08/2005
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MessaggeroVeneto

San Vito. L'amministrazione comunale cerca una soluzione per i bimbi che arrivano prima
L'accordo viene studiato insieme con Casarsa Esiste la possibilità di far ricorso da settembre a un'associazione che si occupa di volontariato
Un avvio incerto per le scuole Niente accoglienza dai bidelli


SAN VITO. Il personale Ata non è più disposto ad occuparsi dell'accoglienza dei bambini prima dell'orario delle lezioni e così i comuni di San Vito e Casarsa corrono ai ripari. Da una parte le amministrazioni comunali scrivono all'Anci (l'associazione dei Comuni italiani) per arrivare a un'interpretazione univoca del "tempo" riservato all'accoglienza e dall'altra pensano a come supplire il compito dei bidelli.
Manca meno di un mese alla ripresa della scuola e le amministrazioni comunali si trovano con una grana da risolvere: quella di dare un servizio alle famiglie con bambini che frequentano le elementari e che hanno la necessità di arrivare a scuola un po' prima del suono della campanella perché i genitori lavorano. Da quest'anno, infatti, viene meno la disponibilità del personale Ata e la disputa è tutta incentrata su quanto tempo prima si debba far entrare i bambini. "In base a un accordo tra sindacato, ministero dell'Istruzione e Anci spiega l'assessore di Casarsa, Fernando Agrusti è stato individuato un "tempo breve" destinato all'accoglienza dei bimbi del quale si dovrebbe far carico la scuola e un "tempo lungo" durante il quale sono le amministrazioni comunali a dover occuparsi del servizio". Le difficoltà nascono perché non esiste una definizione univoca di tempo breve. "Per questa ragione spiega Agrusti come comune di Casarsa e a nome anche di San Vito abbiamo chiesto un incontro all'Anci per capire se sia possibile arrivare ad una trattativa univoca. Lungi da noi voler fare polemica con i sindacati o il personale scolastico ma crediamo che sarebbe più semplice se si arrivasse a un criterio regionale piuttosto che a tanti accordi quante sono le scuole".
Il tempo breve, nella concezione comune, non è supera mai il quarto d'ora, venti minuti al massimo, ma secondo le organizzazioni sindacali non va oltre i cinque minuti. Naturalmente meno sono i minuti e più è difficile trovare qualcuno che si rechi a scuola per custodire i bambini per così poco tempo.
In attesa di capire se questa proposta sia attuabile i comuni stanno lavorando per non trovarsi impreparati ad affrontare il nuovo anno scolastico. Per quanto riguarda San Vito "si sta valutando spiega il sindaco, Gino Gregoris se sia possibile affidare questo servizio alla cooperativa che si occuperà anche del cosiddetto "dopo scuola" ovvero dell'accoglienza pomeridiana garantita alle famiglie che hanno necessità di avere un posto dove i propri bambini possano stare in sicurezza, e nello stesso tempo con una proposta formativa, alcuni pomeriggi la settimana".
Anche Casarsa si è gia mossa e un aiuto prezioso potrebbe arrivare tramite un'associazione di volontariato. "Abbiamo ricevuto la disponibilità da parte di un'associazione del territorio spiega Agrusti e speriamo di riuscire ad arrivare a un accordo con loro. Quanto meno per dare una risposta in attesa di ulteriori chiarimenti sulla normativa".
Martina Milia


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