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Mess.Veneto-Tagliate 19 classi a tempo pieno Materne, 382 bimbi in attesa

Gli insegnanti sono insufficienti per garantire le lezioni pomeridiane e l'accoglienza degli anticipatari Nel prossimo anno nelle scuole primarie e dell'infanzia ci saranno 700 iscritti in p...

22/03/2005
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MessaggeroVeneto

Gli insegnanti sono insufficienti per garantire le lezioni pomeridiane e l'accoglienza degli anticipatari
Nel prossimo anno nelle scuole primarie e dell'infanzia ci saranno 700 iscritti in più
Tagliate 19 classi a tempo pieno Materne, 382 bimbi in attesa


di GIACOMINA PELLIZZARI

Nelle scuole elementari della provincia non saranno istituite diciannove nuove classi a tempo pieno richieste dalle famiglie per il prossimo anno scolastico. Dovrebbero sommarsi a quelle già attivate nel 2004/05, ma il decreto ministeriale non lo consente perché in Friuli non c'è posto per nuovi insegnanti. Altrettando preoccupante la situazione nelle scuole materne dove trecentododici bambini sono iscritti nelle liste d'attesa senza possibilità di accedere al servizio. Sono i cosiddetti anticipatari che compiranno i tre anni d'età entro il prossimo 28 febbraio. E così i genitori che contavano su un tempo scuola articolato nell'arco della giornata sono costretti a rivolgersi nelle strutture private o a cercare una balia.
L'allarme arriva dalla Cgil-scuola che ha visto fallire la trattativa sugli organici della scuola elementare. A fronte di quattrocento alunni in più, il direttore scolastico regionale, Francesco Pagliuso, alle scuole elementari della provincia ha assegnato 2 mila 151 insegnanti. Dodici in più rispetto all'anno scolastico in corso. Troppo pochi secondo il sindacato che nell'applicare i parametri ministeriali aveva previsto un incremento di trenta unità.
Di fronte a una riforma che punta tutto sulle iscrizioni anticipate nelle scuole primarie e dell'infanzia, le sofferenze in termini di personale si fanno sempre più evidenti. L'avvio della trattativa per l'organico delle scuole materne, infatti, si preannuncia tutt'altro che roseo. "Negli asili della provincia di Udine, rispetto all'anno in corso, al primo anno abbiamo registrato 300 iscrizioni in più. Un aumento senza riscontri sul fronte dell'organico per l'anno 2005/06 che aumenterà di solo due unità" anticipa il segretario regionale della Cgil-scuola, Antonio Luongo, nel sottolineare che in queste condizioni non è possibile garantire neppure l'accoglimento dei 312 bambini anticipatari. Non a caso la Cgil ha chiesto a Pagliuso di obbligare le scuole private a garantire le stesse condizioni di accoglimento dei piccoli proposte dalle scuole pubbliche. Non va dimenticato, infatti, che le direzioni didattiche possono accettare le iscrizioni dei bambini che compiranno tre anni entro il 28 febbraio solo se le scuole, d'accordo con i comuni, saranno in grado di assicurare gli spazi e il personale adeguato. Condizioni, queste, che oggi non possono essere garantite. A questo punto è facile immaginare che a partire dalla prossima settimana, a Trieste, si aprirà una trattativa di fuoco tra le rappresentanze sindacali e il direttore scolastico regionale.


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