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Mess.veneto-Sperimentazione bocciata

imposta dal direttore regionale Scuola, sperimentazione bocciata "Non ci sono le strutture adeguate". E oggi dovrà pronunciarsi Caneva Sperimentazione? No grazie. A Meduno il collegio docent...

04/09/2002
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MessaggeroVeneto

imposta dal direttore regionale
Scuola, sperimentazione bocciata
"Non ci sono le strutture adeguate". E oggi dovrà pronunciarsi Caneva

Sperimentazione? No grazie. A Meduno il collegio docenti dell'istituto comprensivo rinvia al mittente la proposta del direttore regionale Bruno Forte, sull'attivazione della mini-sperimentazione della riforma Moratti nelle scuole materne e prime elementari. Un "gran rifiuto" a maggioranza, con un terzo di astenuti (soprattutto i docenti delle medie compresi nella scuola "verticale" e quindi votanti a pieno titolo) su 57 e un unico voto favorevole.
Un'assemblea "calda", ma senza animosità e vissuta con quel dubbio che tormenta: "Quali sono le basi di questa sperimentazione - chiede una docente delle primarie accendendo il dibattito - ? E' un ritorno al passato in tutta regola la proposta del docente prevalente in prima elementare con le 18 o 21 ore previste, il fantasma del maestro unico. Accogliere alle materne i bambini a 2 anni e mezzo significa, poi, avere un supporo di assistenti su cui non ci sono garanzie. L'arte dell'arrangiarsi non va". Il dirigente Marino Corelli chiude la questione: "La discussione equilibrata ha evidenziato che, sotto il profilo organizzativo, non si può stravolgere l'impianto consolidato dell'offerta formativa a 7 giorni dall'avvio delle lezioni. Gli aspetti positivi della riforma già li mettiamo in pratica da anni: l'inglese alle elementari e addirittura alle materne, il laboratorio informatico e altro ancora".
Quindi, davvero onorati per l'invito a sperimentare, ma le incognite sono troppe e la sperimentazione "non s'ha da fare". Primo fattore emerso: mancano i tempi tecnici per discutere a fondo la questione organizzativa e sulle risorse disponibili con gli enti locali e le Comunità montane e il "salto nel vuoto" mette paura a tutti. Secondo: il fattore trasporti cioè la variante al servizio scuolabus, essenziale per un bacino di utenza disteso tra Cavasso, Tramonti di Sopra e Sotto, Fanna e Meduno sarebbe tutto da inventare. Terzo: nessuna richiesta è emersa da parte delle famiglie. La tentazione di adottare una riforma per risolvere il problema possibile di una razionalizzazione, non ha retto.
"Per usare un'espressione tecnica - fa dietrologia amministrativa un docente -, l'adozione del progetto sperimentale poteva essere un modo surrentizio per evitare in modo sicuro il problema della razionalizzazione. L'istituto di Meduno è in quel gruppo di scuole al di sotto del coefficiente tollerato dal ministero del rapporto alunni-docente di 9.5 e non siamo tranquilli sul futuro. Peraltro, saremo pure una scuola periferica, ma di "obbedir tacendo" proprio non ci va".
Una realtà composita e sfacettata, basti pensare alle pluriclassi di Tramonti di Sopra o alle avanguardie pedagogiche che la media di Meduno vanta da anni. E sparano a zero alla sperimentazione tutta da inventare, anche i sindacalisti della casa confederale e Snals. "E' probabile che nessuna scuola del Pordenonese accetterà la sperimentazione - anticipa il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese - e appoggiamo la decisione del collegio medunese: le improvvisazioni pedagogiche, dopo i tagli agli organici subiti, non passano". D'accordo è Cisl scuola: "Già la scuola di Meduno ha pagato in ternini di organici '#8212; afferma la cislina Marisa Susanna - e senza risorse la sperimentazione è un azzardo: i bambini non sono pratiche da evadere!". A ruota, il numero uno dello Snals, Giancarlo Boscaino rimarca: "La maggioranza ha sempre ragione e ancora di più in seno al collegio di Meduno, che non si è lasciato strumentalizzare da decisioni prese dall'alto. Di imperio il ministero dell'Istruzione non può fare decollare la sperimentazione, sia chiaro".
Il razzo della sperimentazione rischia di non decollare anche all'istituto comprensivo di Caneva. L'offerta di lancio del progetto Moratti è atterrata con un effetto sorpresa, che lascia già intuire l'epilogo di una vicenda fosca e un po' grottesca per il tasso di improvvisazione che mette in conto. Il collegio docenti decisivo si terrà oggi, dalle 16.30 in poi e il dirigente Paolo Bottega non dà anticipazioni. "Deciderà l'organo collegiale in piena autonomia - afferma -, ma era prevedibile la risoluzione di Meduno per la perplessità e lo sconcerto che la mini-sperimentazione provoca".
Chiara Benotti



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