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Mess.Veneto-Sit-in contro i tagli nelle scuole

Sit-in contro i tagli nelle scuole Protesta a Trieste. Sindacalisti a colloquio con il direttore regionale In Friuli Venezia Giulia la popolazione scolastica cresce: rispetto al 2001 ci sono 2....

24/07/2002
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MessaggeroVeneto

Sit-in contro i tagli nelle scuole
Protesta a Trieste. Sindacalisti a colloquio con il direttore regionale

In Friuli Venezia Giulia la popolazione scolastica cresce: rispetto al 2001 ci sono 2.100 allievi in più, pari a una settantina di classi. Il ministro Moratti, però, taglia 1.300 posti di insegnanti.
Un sit-in di protesta su questa situazione si è svolto ieri a Trieste, sotto l'ufficio scolastico regionale. Un gruppo di manifestanti, guidato da Antonio Luongo, Antonio Bassi e Ugo Previti, segretari di Cgil, Cisl e Uil scuola, è stato ricevuto dal responsabile regionale Bruno Forte, che ha assicurato il proprio interessamento e promesso di assegnare almeno un centinaio di insegnanti di sostegno. "Per contenere la spesa, sono stati tagliati settecento posti con la Finanziaria 2002, che ha effetto ora, e altri 600, di insegnanti di sostegno, con una recente decisione ministeriale '#8211; spiega Luongo '#8211; Leggi quali la 104 e la 349 tutelano i portatori di handicap e definiscono le procedure per attivare l'insegnamento di sostegno, attraverso un gruppo provinciale composto anche da specialisti delle Asl. L'amministrazione, finora, ha sempre preso atto delle richieste e assicurato i docenti di sostegno necessari. Quest'anno li ha quasi dimezzati, autorizzandone 833 a fronte di 1.433 domande".
Il doppio taglio avviene in un momento in cui scolari e studenti crescono. "La riduzione di insegnanti '#8211; osserva Luongo '#8211; produrrà una serie di conseguenze negative. La prima è la mancata apertura di una trentina di sezioni di scuole materne, proprio in un momento in cui neppure il settore privato non riesce a soddisfare le necessità del settore. La seconda è l'impossibilità di attivare classi a tempo pieno e prolungato, per le quali ci sono molte richieste che non potranno venir accolte, visto che l'orario pomeridiano comporta del personale aggiuntivo". "Inoltre '#8211; sottolinea '#8211; non si potrà procedere all'insegnamento della seconda lingua nelle scuole elementari. In Friuli avevamo preceduto l'impegno del governo in questo senso, visto che si studiavano le lingue straniere sin dalla prima elementare. Adesso invece facciamo retromarcia". Ancora: non si potranno attivare gli insegnamenti specialistici se non si raggiungono i 15 alunni, cosa che penalizza soprattutto le scuole superiori di periferia a Udine e Pordenone e gli istituti nautici a Trieste e Grado.
Tra le richieste vi è quella di un miglior funzionamento della stessa direzione regionale. In base alle direttive della Moratti dovevano essere completate entro la fine di luglio le nomine per le supplenze annuali, circa 3.200 posti tra docenti e personale Ata. Ma la data è destinata a slittare. "Abbiamo chiesto a Forte '#8211; spiega Luongo '#8211; di indicare il periodo preciso, almeno a livello di settimana, in cui verranno rese note le graduatorie, e segnalato la necessità di convocazioni con telegramma. Ci ha detto di sì, promettendo di segnalare al ministero le altre richieste e di attivarsi personalmente per portare almeno a 930 il numero degli insegnanti di sostegno, in base alle deroghe che la legge gli consente. Ci reincontreremo, comunque, nell'arco di ventiquatt'ore".


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