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Mess.Veneto: Sit-in a Trieste domani con il sindacato Flc-Cgil

Non ci sono revoche: la protesta è confermata per tutti gli ordini di scuola

03/06/2007
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MessaggeroVeneto

«L’accordo siglato sul contratto della scuola non frena la lotta: tutti a braccia incrociate il 4 giugno». Si va allo sciopero comunque, con il sindacato Flc-Cgil, e l’intesa romana ha l’effetto placebo nel Nord-Est. Tutti a Trieste in sit-in domani, alle 11, davanti al direttorato della scuola regionale, a protestare. «Qualche scuola primaria di Pordenone ha informato sulla revoca: sbagliato – dicono il segretario cigiellino Carla Franza e Gianfranco Dall’Agnese –. La protesta è confermata per tutti gli ordini di scuola. Partenza domani alle 8.45 in pullman dalla nostra sede in via San Valentino».
La scuola pordenonese protesta per l’emergenza organici di diritto («52 posti di lavoro del personale non docente con il segno meno – elencano i sindacalisti –, una sessantina dei docenti del sostegno cancellati in organico di diritto e classi a tempo pieno non autorizzate») e risorse economiche («Manca un milione di euro alla scuola provinciale»). Somma il problema cronico dei precari (40 per cento nel settore Ata di stagionali e 17 per cento in cattedra) e 700 alunni aggiunti nelle aule da settembre e ti spieghi l’Sos sull’istruzione pubblica.
Un’assemblea per i precari collaboratori, tecnici e assistenti amministrativi si è tenuta giovedì scorso per informare sulle azioni di protesta. All’ordine del giorno c’eranno la pubblicazione delle graduatorie 24 mesi (prevista una sessantina di assunzioni in ruolo 2007) e il nuovo regolamento delle supplenze. Dopo lo sciopero odierno, c’è la proposte per continuare il braccio di ferro in settembre e avviare l’analisi del nuovo contratto di lavoro.
Dopo 17 mesi di vacanza contrattuale, fumata bianca sull’accordo salariale. «Circa 115 euro medi lordi di recupero inflattivo nel settore scuola – precisa Franza –. Il 2006 sarà liquidato con una cifra minima, la parte più sostanziosa ha decorrenza retroattiva da febbraio 2007 e, se non ci saranno ritardi burocratici, i benefici potrebbero essere nei salari estivi. Il rinnovo della parte normativa è in discussione: il corpus delle regole su permessi, ferie e congedi sarà omogeneizzato per docenti e Ata».
Dal 2008 scadenza triennale del patto di lavoro. Risultato: molti docenti delusi. «Ricevere 115-120 euro lordi è accontentarsi del solito e stantio piatto di lenticchie – dicono scontenti e scettici dalle sale insegnanti provinciali –. Se va bene, li incasseremo nel gennaio 2008, perché manca la copertura economica sino alla prossima finanziaria». (c.b.)


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