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Mess.Veneto-Settimana di protesta

Non c'è pace per la scuola e si apre un'altra settimana di iniziative in chiave anti-riforma: uno sciopero (il 1...

08/03/2004
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MessaggeroVeneto


Non c'è pace per la scuola e si apre un'altra settimana di iniziative in chiave anti-riforma: uno sciopero (il 12 marzo proclamato dai Cub), incontri (il Comitato di genitori e docenti l'11 marzo alle 18 nella Casa del popolo di Torre), precari in movimento con Cgil scuola (gli Ata supplenti in assemblea il 12 marzo a Pordenone), botto nel week-end con l'occupazione dolce dei genitori della scuola elementare "IV Novembre" il 13 marzo, e nel terzo circolo didattico della città monta la protesta.
Alba della primavera a suon di scioperi, se il 26 marzo saranno in piazza le confederazioni della triplice Cgil-Cisl-Uil allargate al pianeta istruzione. Tre giorni dopo a braccia incrociate i docenti della Gilda, che puntano a superare il 4,2 di percentuale di adesioni (dati del ministero dell'Istruzione) raggiunta il primo marzo nella giornata di sciopero dei Cobas-Unicobas.
Uno "zapping" di proteste che assume forme creative, per esempio il Comitato dei genitori provinciale ha aperto le vendite on-line delle bandiere con la scritta cubitale "Riforma Moratti bocciata", all'indirizzo Internet comitatoscuolapubblicapn@email.it (2 euro al drappo, con il consiglio di esporlo a finestre e balconi).
"Contro la Moratti ma con letizia occuperemo la scuola "IV Novembre" - confermano i genitori e docenti del comitato provinciale - per difendere un tempo pieno che è solo parcheggio per gli alunni. Le famiglie non accettano una scuola dove si risparmia su tutto: sugli organici docenti, le strutture, la qualità dell'istruzione. Non ci facciamo illusioni, ma continuiamo a chiedere il ritiro del decreto".
Duri alla meta, anche i sindacalisti di Cgil scuola, che hanno una lunga serie di rimostranze contro la gestione dell'istruzione pubblica. "Siamo con i genitori che occupano la scuola elementare - supportano la protesta i cigiellini capitanati da Gianfranco Dall'Agnese - e alziamo il tiro della protesta. Restiamo un punto di riferimento nel Pordenonese per la difesa degli organici, della qualità dell'istruzione e per i precari, prime vittime con l'utenza della riforma Moratti. Proponiamo per tutti i supplenti provinciali Ata un'assemblea il 12 marzo e ai docenti a fine mese".
Contro il "decretaccio" applicativo del riordino dei cicli si muove anche il coordinamento dei dirigenti scolastici Cgil-Cisl-Uil scuola, che invita tutti i 34 colleghi del Pordenonese delle primarie e medie a muoversi soltanto nell'ambito delle norme e nel rispetto delle prerogative dei collegi docenti e delle professionalità.
Ma saranno "disobbedienti" al ministero, i capi di istituto? "Offrite il massimo del tempo-scuola consentito all'utenza e salvaguardate senza risparmio la dotazione organica docente e Ata - suggeriscono i confederali ai dirigenti -. La figura del tutor non può essere introdotta per decreto".
Chiara Benotti


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