Mess.Veneto-Scuole in crisi per le iscrizioni anticipate
SABATO, 03 GENNAIO 2004 Pagina 5 - Pordenone Molti istituti in difficoltà: nel ministero si fa strada un'altra fase di sperimentazione Scuole in crisi per le iscrizioni anticipat...
SABATO, 03 GENNAIO 2004
Pagina 5 - Pordenone
Molti istituti in difficoltà: nel ministero si fa strada un'altra fase di sperimentazione
Scuole in crisi per le iscrizioni anticipate
Il problema di strutture e di organici riguarda soprattutto le materne
GLI EFFETTI DELLA RIFORMA
Il 7 gennaio l'avvio dell'operazione d'accesso dei bambini nelle primarie Annunciate liste d'attesa. La Cgil preme per l'apertura di un nuovo istituto
Iscrizioni al via nelle scuole primarie dal 7 gennaio. Dopo la Befana, tempistica uniformata per le domande nei tre circoli didattici di Pordenone in attesa della circolare del ministero dell'istruzione che fisserà lo stop nel calendario di fine mese (o forse a febbraio).
"I tre circoli hanno concordato di aprire le iscrizioni dal 7 gennaio - annunciano dalla segreteria della scuola elementare IV Novembre - mentre attendiamo ancora la comunicazione del Miur sul termine delle operazioni, che tradizionalmente scadono intorno al 20-25 gennaio. Tantissime le telefonate dei genitori che chiedono informazioni: dalla possibilità di iscrivere i bambini in anticipo alle materne ed elementari al tempo-scuola che ci sarà. Non sappiamo ancora nulla riguardo alla possibilità degli anticipi nelle materne per i bambini di 2 anni e mezzo di età, mentre in prima elementare saranno accettate le domande di accesso degli alunni di 5 anni e mezzo. La scelta è dei genitori, ma per le scuole materne il problema grosso sono strutture e organici. Alle prime devono provvedere gli enti locali, per il secondo aspetto il ministero dell'istruzione. Di certo, le priorità di accesso in aula nelle scuole dell'infanzia e dell'obbligo elementare sono riservate ai bambini nati entro il 31 gennaio".
Segreterie bersagliate dalle telefonate di mamme e papà con il sogno di trovare spazi "anticipati" nelle materne, il settore più richiesto e con prospettive di liste d'attesa vertiginose considerata la "ripresina" delle nascite. Più tiepido l'entusiasmo per la primina a 5 anni e mezzo nelle elementari, ma il disco rosso ai bisogni dell'utenza territoriale - riforma Moratti permettendo - potrebbe arrivare dagli enti locali. Già l'Anci (l'associazione nazionale dei Comuni) torna alla carica sugli anticipi nelle iscrizioni alle materna e chiede di evitare al massimo situazioni di conflitto con le scuole.
"Sarebbe inopportuno - recita una nota dell'Anci - che le singole direzioni didattiche o l'ufficio scolastico regionale anticipassero procedure al momento inattuabili. A proposito di anticipi nelle scuole dell'infanzia statali, la legge di riforma 53 del 2003 prevede che le domande possano essere accolte con criteri di gradualità e compatibilmente con la disponibilità dei posti e delle risorse finanziarie dei Comuni".
Il ministero dell'istruzione, da parte sua, calma le acque e prospetta un incontro chiarificatore tra le parti il 7 gennaio, prima di emanare la circolare di rito sulle iscrizioni. La soluzione salomonica potrebbe essere nella sperimentazione: cioè anticipi-pilota in alcune scuole materne statali per dare il contentino alle famiglie dei bambini nati entro il 28 febbraio, sdoganare parzialmente la riforma Moratti e sollevare gli enti locali da un conto spese davvero pesante.
Quindi, poche risorse e tante liste d'attesa? Per Pordenone-centro i numeri censiti sui bambini virtuali anticipati prospettano 120-130 aspiranti a un posto nelle aule delle materne statali, e Cgil scuola fa pressing per la costruzione di una nuova scuola dell'infanzia. Ma i vincoli comunali di bilancio restano il diaframma di ferro tra i bisogni delle famiglie e la risposta in termini di servizi al diritto alla scuola, mentre la scuola materna non rientra nella fascia dell'obbligo.
Chiara Benotti