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Mess.Veneto-Scuola, riforma regionale più vicina

Scuola, riforma regionale più vicina Le proposte della Cgil sono state accolte dall'assessore Antonaz IL CONVEGNO ...

30/04/2004
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MessaggeroVeneto

Scuola, riforma regionale più vicina
Le proposte della Cgil sono state accolte dall'assessore Antonaz
IL CONVEGNO


La Regione ha risposto all'appello della Cgil per la stesura della legge quadro sull'istruzione. L'assessore, Roberto Antonaz, ieri, a Tricesimo, nel corso del convegno "Quale sistema dell'istruzione e della formazione in Friuli Venezia Giulia per assicurare la cittadinanza e lo sviluppo" si è impegnato a voltare pagine e a dare una svolta al sistema dell'istruzione regionale. "Ho trovato un servizio con poco personale e risorse, basti pensare che la mia direzione può contare solo su 6 unità" spiega l'assessore, nel ricordare che nel 2003 le risorse non superavano gli 11 milioni di euro, sei per le privati e 5 per le statali. "Ora ha assicurato Antonaz sto cercando di rafforzare la dotazione del personale. Per quanto riguarda le risorse, invece, per l'anno in corso abbiamo a disposizione 20 milioni 500 mila euro".
Tra i risultati già ottenuti, Antonaz ha menzionato i diversi interventi realizzati per valorizzare l'autonomia scolastica regionale e per concedere in comodato gratuito i libri di testo nelle medie e nel primo biennio superiore. La Regione ha anche raddoppiato le risorse per l'educazione agli adulti e agli immigrati. "In ogni capoluogo di provincia realizzeremo un Centro servizi anche perché il progetto è già stato sperimentato a Gorizia" ha aggiunto Antonaz, nel sottolineare che il Friuli Venezia Giulia è stata la prima regione in Italia a impugnare la riforma Moratti. Antonaz ha assicurato anche la modifica del regolamento per consentire alle scuole di accedere ai contributi europei alla pari dei centri di formazione. Da quest'anno, inoltre, la Regione potrà accedere ai 2 milioni di euro stanziati dallo Stato per garantire i libri di testo gratuiti agli studenti delle medie inferiori. All'orizzonte ci sono anche norma per incentivare gli insegnanti in ruolo e precari ad accettare le nomine nelle scuole di montagna.
A questo punto la Cgil e la Cgil-scuola possono formalizzare la proposta per la costituzione del Comitato regionale integrato, come prevede l'accordo Stato-Regioni del 2 marzo 2000. L'obiettivo del sindacato è quello di arrivare alla regolamentazione del sistema scolastico attraverso una legge quadro regionale che elimini la concezione assistenziale del diritto allo studio.
"Noi ha chiarito il segretario regionale della Cgil-scuola, Antonio Luongo siamo per un sistema d'istruzione unitario e nazionale, non spezzettato in tanti sistemi regionali. Siamo per l'obbligo scolastico almeno fino a 16 anni e per un obbligo formativo fino a 18 anni, tappa per giungere all'obbligo scolastico fino a 18 anni per tutti". La Cgil ha rimarcato la sua contrarietà anche al ventilato trasferimento alle regioni dell'istruzione professionale e tecnica. "Non vogliamo ha aggiunto Luongo la scuola delle regioni". I lavori del simposio sono stati chiusi dal segretario nazionale della Cgil, Enrico Panini.


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