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Mess.Veneto-Scuola, Pordenone penalizzata

"Scuola, Pordenone penalizzata" Protesta sindacale per il mancato riconoscimento dei posti necessari per garantire il tempo pieno ...

20/03/2005
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MessaggeroVeneto

"Scuola, Pordenone penalizzata"
Protesta sindacale per il mancato riconoscimento dei posti necessari per garantire il tempo pieno


Pordenone penalizzata: alta tensione sugli organici 2005-2006 nella scuola elementare. I genitori dei circoli didattici di Cordovado e nel plesso di Torre dove il tempo pieno resta un miraggio, scalpitano. I sindacati danno manforte, si ribellano alle tabelle del ministero dell'Istruzione e non concertano i posti-cattedra impoveriti con il direttorato regionale.
"Inaccettabile la concertazione - sottolinea il segretario Cisl Marisa Susanna, di ritorno da Trieste -. Mancano nel pordenonese 21 posti docenti nelle elementari, rispetto alle esigenze espresse dai dirigenti. Il direttore Pagliuso ne autorizza mille 274 (più 10 per i Centri territoriali per gli adulti e uno carcerario): ne servono mille 293 per offrire il servizio scuola. Chiediamo un intervento straordinario per le nostre scuole".
Le 11 classi "full-time" richieste in più dalle scuole e negate dal ministero dell'Istruzione, sono nei circoli didattici di Pordenone secondo e terzo, Fontanafredda, Maniago, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo, Cordovado e Casarsa della Delizia. Il "caso" Torre è un'anomalia, perché 15 famiglie hanno chiesto il tempo pieno anche se l'offerta a valle struttura tre rientri pomeridiani a settimana.
L'elenco delle richieste sindacali si spalma in 5 punti: organici docenti tarati sul numero delle richieste espresse dai dirigenti, la distribuzione dei posti nelle province in base all'aumento effettivo degli alunni, attenzione massima a rafforzare i posti di sostegno per l'integrazione degli alunni disabili, no alla compensazione forzata che trasloca 28 posti in organico dalle medie alle elementari e occhio attento ai numeri su cui si calcoleranno le assunzioni in ruolo dell'estate.
Organici e riforma Moratti, i bocconi più amari 2005. La riforma delle superiori aleggia e divide, in provincia. Il sindacato Cgil lancia il monito agli istituti tecnico-professionali che hanno troppa fretta a salire sul taxi del cambiamento, targato Moratti. "Ci sono scuole che investono energie per la riforma prima dell'applicazione del riordino degli indirizzi, come l'Ipsia di Brugnera - prende la questione di petto il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese -. Nel triangolo del mobile ci sono insegnanti che avanzano progetti di integrazione scuola-formazione professionale e per un futuro liceo tecnologico. Meglio stare calmi: l'impegno morale per tutte le scuole territoriali è bocciare la riforma".
Chiara Benotti


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