Mess.Veneto-Scuola, partenza con disagi
Oggi rientro sui banchi per 59 mila 831 alunni e studenti. I cittadini stranieri raggiungono il 5,4% Scuola, partenza con disagi La Cgil ha segnalato al direttore regionale le carenze...
Oggi rientro sui banchi per 59 mila 831 alunni e studenti. I cittadini stranieri raggiungono il 5,4%
Scuola, partenza con disagi
La Cgil ha segnalato al direttore regionale le carenze di prof di sostegno e bidelli
Mancano finanziamenti e regole per chi si deve iscrivere prima
di GIACOMINA PELLIZZARI
Vacanze finite per 59.831 studenti che oggi tornano sui banchi delle scuole della provincia. Alla partenza del nuovo anno scolastico le classi sono sempre più multietniche, la percentuale degli stranieri si attesta al 5,4%, e non mancano problemi vecchi e nuovi che vanno dalla carenza dei docenti di sostegno alla riduzione dei finanziamenti. La Cgil-scuola ha compilato un dossier che da settimane giace sul tavolo del direttore scolastico, Francesco Pagliuso. Il segretario regionale del sindacato, Antonio Luongo, più volte ha chiesto di discutere la situazione, ma la richiesta finora non ha trovato riscontro.
Anche se, come ha assicurato il dirigente del Centro servizi amministrativi, Stefano Caravelli, sul fronte degli insegnanti precari le 2 mila 500 nomine sono state tutte effettuate, il sindacato segnala disagi che pesano soprattutto sulle famiglie con figli diversamente abili.
Insegnanti di sostegno. Secondo le stime della Cgil, nelle scuole della provincia, rispetto alle richieste effettuate dai dirigenti scolastici, mancano circa 200 insegnanti di sostegno. A Udine il rapporto tra gli alunni disabili e il totale degli iscritti è il più alto in regione, si aggira attorno a 2,06 contro l'1,86 di Gorizia, l'1,67 di Pordenone e l'1,95 di Trieste. Le situazioni più gravi all'Istituto tecnico Linussio di Codroipo, al tecnico Mazzini di San Daniele, all'Itas di Cividale e all'Ipsia di Gemona.
Tagli al personale Ata. Il ministero ha tagliato le dotazioni del personale Ata tant'è che molte scuole si trovano senza segretari e con un numero di bidelli ridotto all'osso. "Soprattutto negli istituti dislocati su più sedi fa notare Luongo i dirigenti scolastici non riescono ad assicurare la vigilanza per tutto il tempo di apertura".
Alunni anticipatari. La Cgil ha chiesto al direttore scolastico regionale di verificare la situazione in alcune scuole della provincia che avrebbero accolto alcuni bambini anticipatari (quelli con meno di tre anni nelle materne e di cinque nelle elementari) senza rispettare i requisiti previsti dalla riforma Moratti. Non va dimenticato, infatti, che complessivamente nelle scuole materne della regione, per carenza di spazi e di personale, non sono stati iscritti circa 500 bambini con età inferiore ai tre anni.
Tempo scuola. Nelle medie inferiori il tempo scuola è stato ridotto da 30 a 27 ore settimanali obbligatorie. Tre sono a discrezione dei genitori che possono proporre attività alternative. La libertà di scelta sta creando un po' di confusione: "Alcuni genitori spiega Luongo preferiscono portare a casa prima i figli perché non condividono le attività aggiuntive proposte dalla scuola. Problemi analoghi si presentano nelle scuole elementari dove il tempo pieno articolato su 40 ore è stato sostituito da un modello di 30 ore, alle quali sono state aggiunte 10 per il servizio mensa e 3 facoltative.
Finanziamenti. "Nelle casse della direzione scolastica regionale stima la Cgil mancano 2 milioni 500 mila euro". Ne consegue che i dirigenti scolastici non sono stati autorizzati a sottoscrivere contratti che prevedono lavoro straordinario da parte degli insegnanti. I prossimi finanziamenti arriveranno con l'approvazione della Legge finanziaria e serviranno a coprire le spese del 2006. Il ministero, infatti, stanzia i fondi per anno solare non per anno scolastico.