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Mess.Veneto-Scuola, in arrivo il test sigillato per 7 mila alunni pordenonesi

Scuola, in arrivo il test sigillato per 7 mila alunni pordenonesi Verifica di Stato sul p...

23/03/2005
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MessaggeroVeneto

Scuola, in arrivo il test sigillato per 7 mila alunni pordenonesi


Verifica di Stato sul profitto per 7 mila alunni del Pordenonese. Test in arrivo - in busta sigillata con corriere del ministero di Roma - nei primi giorni di aprile per le classi seconde, quarte elementari e prime medie inferiori coinvolte nella riforma Moratti. In tutto, 119 classi di prima media e almeno 280 nelle elementari. Immediate le reazioni al test "Invalsi": Cgil si ribella, Cisl si appella all'autonomia e brancolano nel buio docimologico 14 mila genitori su cui si abbatte la novità. Di fatto, un caos annunciato per il nuovo "esame di Stato" della scuola dell'obbligo.
"Per vanificare il test abbiamo dato mandato al nostro avvocato di verificare l'obbligatorietà della prova e chiediamo ai collegi docenti delle elementari e medie di esprimere parere negativo, palesandolo al direttore regionale Francesco Pagliuso - si ribella il segretario Cgil Carla Franza -. Il test di valutazione sulla base degli apprendimenti contenuti nelle indicazioni nazionali della riforma è una forzatura, perché molte scuole non li hanno adottati. Inoltre, la verifica vuole rilevare la funzione tutoriale, ma in molte scuole tutti i docenti si sono nominati tutor all'unanimità. E' un'operazione caotica".
La funzione di tutor diffuso a tutti gli insegnanti, dopo la cascata di polemiche che ha provocato l'idea del super-maestro, è stata decisa nel secondo circolo di Pordenone, nei collegi docenti di Fiume Veneto, Fontanafredda e altrove. Mancando il contratto sulla nuova figura tutoriale, ogni istituto ha optato per il fai-da-te, idem per l'adozione dei nuovi programmi riformati: ci sono scuole che hanno continuato a orientare la didattica nel solco pre-riforma.
"Invochiamo l'autonomia per risolvere il problema della verifica Invalsi - interviene il segretario cislino Marisa Susanna -. Riteniamo che ogni collegio docenti sia sovrano nel decidere se adottare nuovi metodi di valutazione, oppure no".
La "disubbidienza", insomma. Di certo, il malcontento regna tra molte maestre elementari poco avezze alla maxi-operazione di verifica di Stato. Altre si allineano al diktat del ministero. "Si attiva una valutazione periodica precisa un'insegnante filo-morattiana che sarà un feed-back utile per misurare i livelli di apprendimento dei bambini. L'operazione Invalsi darà informazioni a docenti e famiglie, sull'itinerario di profitto degli alunni. Inutili i polveroni polemici: è un atto dovuto".
Sarà, intanto lo studio legale Cgil affila le armi e passa la matassa del problema sul tavolo del giudice. (cb)


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