Mess.Veneto-Scuola, il decreto sul precariato non convince
Scuola, il decreto sul precariato non convince "Nessuno spiraglio per le immissioni in ruolo" Cgil e Cisl critiche. Intanto in provincia continua l'esodo dalle cattedre -...
Scuola, il decreto sul precariato non convince "Nessuno spiraglio per le immissioni in ruolo"
Cgil e Cisl critiche. Intanto in provincia continua l'esodo dalle cattedre
Il decreto sul precariato nella scuola che con un provvedimento politico assegna dei punti nella graduatoria permanente ai precari storici, permettendo così loro di pareggiare i 'bonus' di chi ha frequentato al Siss, fa segnare un pareggio nella disputa tra le parti ma non sembra soddisfare nessuno dei contendenti.
"Il provvedimento che assegna 6 punti alle abilitazioni dei precari storici e mantiene i 30 ai 'sissini' (24 pari a due anni di servizio in cattedra, e 6 del titolo) non risolve la vertenza precari - affermano i sindacalisti confederali di Cgil e Cisl scuola di Pordenone - Le graduatorie permanenti in terza fascia saranno corrette solo a partire dal 2004-2005, e non si aprono spiragli per le immissioni in ruolo. Il ministero della Pubblica istruzione assumerà i precari a tempo indeterminato in base a una programmazione pluriennale tarata sul turnover dei pensionamenti, e non invece tenendo conto dei posti liberi effettivi. Questo disegno di legge sui precari è l'ennesima occasione mancata per risolvere alla radice la situazione professionale di migliaia di supplenti, che sta ormai diventando drammatica".
Cifre sul turnover nel pordenonese? In via teorica potrebbero essere una novantina le assunzioni in ruolo virtuali per l'anno scolastico 2003-2004: tanti sono i pensionamenti dal primo settembre in tutti i settori della scuola e del comparto Ata. I posti liberi, in realtà, sono circa 900.
La fuga dalle cattedre per il 2004 è annunciata da Cgil scuola, che conteggia già un cospicuo numero di domande per la quiescenza (le istanze dovrebbero scadere nella prima dcade del gennaio prossimo), con prospettive rosee per la prima e seconda fascia degli abilitati nelle graduatorie permanenti e quelle dell'ultimo concorso ordinario, che si divideranno al 50 per cento le quote dei posti in palio. Probabile lo slittamento delle assunzioni alla prossima estate, con le nuove graduatorie tarate dalla tabella titoli appena approvata per evitare ricorsi e ribaltoni sui punteggi 'gonfiati e sgonfiati' dalle sentenze dei Tar. "Prosegue la nostra azione legale verso le mancate assunzioni a tempo indeterminato - annunciano alla Cisl provinciale - Ci siamo rivolti al Tar del Lazio per imporre al Miur l'immediato avvio delle procedure di assunzione". Nella Finanziaria 2004 si annunciano però altri tagli e sacrifici.
Chiara Benotti