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Mess.Veneto-Sciopero delle attività aggiuntive nella scuola

Numerosi istituti sono ancora in attesa dei fondi per l'autoaggiornamento degli insegnanti. Conseguenze anche per i piani annuali dell'offerta formativa Sciopero delle attività aggiuntive n...

03/11/2003
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MessaggeroVeneto

Numerosi istituti sono ancora in attesa dei fondi per l'autoaggiornamento degli insegnanti. Conseguenze anche per i piani annuali dell'offerta formativa
Sciopero delle attività aggiuntive nella scuola
Lo ha proclamato la Cgil dal 24 novembre al 23 dicembre. "Ci scippano 360 euro per ogni docente"


Cgil scuola ha proclamato lo sciopero delle attività aggiuntive per docenti e Ata provinciali, dal 24 novembre al 23 dicembre. A 4.670 dipendenti del pianeta istruzione è stato "scippato" un maxi-assegno di un milione e 790 mila euro e la protesta non si fa attendere. Come a dire attività svolte e non pagate dalla Direzione scolastica regionale a causa del decreto taglia-spese che ha congelato le risorse sulle attività aggiuntive, quelle di autoaggiornamento, di arricchimento dell'offerta formativa e di aggiornamento professionale.
"Vogliamo evitare lo scippo di 366 euro per ogni docente e Ata del Pordenonese e dell'intero Friuli ribadiscono i sindacalisti di Cgil scuola . Quella che in gergo ottimistico si chiama "finanza creativa" ha poco di gioioso o stimolante, anzi incide pesantemente sulla qualità della vita di persone in carne e ossa e non su numeri astratti. Le motivazioni della protesta sono evidenti: mancano al saldo 5 milioni e 33 mila euro in tutte le scuole della regione per le attività aggiuntive svolte dal personale nell'annata 2003-2003. I dirigenti non sono in grado di pagare i compensi, nonostante il contratto sottoscritto con le rsu di istituto".
E non è tutto: latita l'accredito alle scuole di 638 mila euro per l'autoaggiornamento docente (35 euro pro-capite) e per quanto riguarda l'affine voce aggiornamento, la somma di 524 mila euro resta virtuale. Un "buco" di 366 euro nelle tasche degli insegnanti e del personale ausiliario, tecnico e amministrativo per il 2003 non aiuta la disponibilità alle attività aggiuntive nel cantiere istruzione del 2004. Una brutta storia di insolvenza, che aumenta l'amarezza di chi vive con 900 euro di salario mensile (gli Ata) e mille 100 euro (i docenti).
"I fondi alle scuole per il funzionamento amministrativo, l'arricchimento dell'offerta formativa, l'aggiornamento e la retribuzione delle attività svolte hanno subìto un taglio del 20 per cento fanno i conti alla crisi i sindacalisti di Cgil . In queste settimane i collegi dei docenti programmano e approvano le attività del Pof (piano dell'offerta formativa annuale) per gli alunni, mentre i dirigenti scolastici chiedono al personale insegnante e Ata di impegnarsi in nuovi progetti. Non è assolutamente possibile in queste condizioni fare un bilancio di previsione di una scuola e non è dignitoso chiedere al personale una nuova disponibilità senza avere ricevuto il compenso del lavoro svolto nell'anno passato. Rivendichiamo la tempestiva erogazione delle somme destinate alle scuole del Friuli e non ancora corrisposte".
Chiara Benotti


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